Elbrus, ai confini del mondo

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La montagna più alta d’Europa e luogo leggendario in cui sono ambientati miti e racconti. L’Elbrus, con i suoi 5642 metri è una montagna che ha saputo stupire fin da tempi immemori, stregando ancora oggi per bellezza e maestosità.

Elbrus, la vetta dell’Europa

Situato in Russia, al confine fra la regione Cabardino-Balcaria e Karachaj-Circassia, il monte Elbrus è la vetta indiscussa del Caucaso e dell’Europa intera. Con i suoi 5642 metri, infatti, supera persino il Monte Bianco (4,808 metri), diventando de facto il picco più alto d’Europa. L’Elbrus, però, in realtà non è una montagna,bensì un vulcano inattivo la cui ultima eruzione si stima sia avvenuta circa 2’000 anni fa. Va detto però che le ultime ricerche siano state interrotte a metà degli anni “90 per un taglio ai fondi, conseguentemente, da allora non si ha alcun tipo di monitoraggio di eventuali attività.

Elbrus
Elbrus

Durante la II Guerra Mondiale, l’Elbrus acquisterà particolare importanza agli occhi di Adolf Hitler, il quale insistette particolarmente per vedere la sua bandiera piazzata sulla cima più alta d’Europa. Noto amante dell’occulto, si dice che il leader nazista fosse rimasto particolarmente incantato dalle mille leggende che circondano l’area, deciso così ad accaparrarsele per i suoi piani malati.

Al confine del mondo

Da sempre, infatti, ogni cultura ha visto in questo monte il limite massimo al mondo conosciuto, incantati dalla sua incredibile maestosità. I greci e i romani lo chiamavano Strobilo e sembra fosse il luogo in cui Zeus punì Prometeo, mentre per i persiani acquistò un significato ancora maggiore, andandosi a legare all’attuale nome. Elbrus, infatti, sembra che derivi da “Hara Berezaiti”, leggendaria montagna citata nell’Avesta, il libro sacro dello Zoroastrismo.

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Sembra che la leggendaria montagna sia la dimora del Simurgh, leggendario uccello del mondo persiano

Secondo questo testo, su questa montagna sarebbe posto il poste Chinvat, luogo in cui le anime sarebbero dovute passare prima di entrare nel Garonmana, il “Regno di luce senza fine” in cui avrebbero trovato Ahura Mazda, il loro dio. Proprio per l’impatto incredibile nella cultura persiana, vennero dati nomi simili a tutte le principali montagne e catene, fra cui l’Alborz, la cui vetta è il Damavand. La mistica montagna si ritroverebbe persino nello Shahnameh, il capolavoro scritto dal poeta Ferdowsi che costituisce l’epica nazionale di tutto il mondo persiano.

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