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Il primo grande emirato della zona, Sharjah, a differenza di molti altri, può contare su una storia di ricchezza e di potenza fin dal ‘700, spaventando persino gli inglesi.
Sharjah, la prima potenza emiratina
Come gran parte dei paesi di questo territorio, anche l’emirato di Sharjah ha una storia antichissima e che affonda le sue origini addirittura nel 3000 a.C., anno in cui l’area venne abitata per la prima volta. In maniera molto simile a Fujairah e Abu Dhabi, l’economia della zona poggiò a lungo su pesca ed allevamento che, favoriti dalla sua incredibile posizione, ne favoriranno una crescita costante, la quale porterà Sharjah ad emergere come città più importante della zona.

La sua vicinanza alle isole del Golfo persico ne favorirà poi l’aspetto commerciale, rendendolo un attracco commerciale per chiunque volesse operare scambi fra Penisola arabica ed Iran, favorendo così l’ascesa navale e mercantile. Ciò agevolerà l’ascesa degli al Qasimi, dinastia che proprio sull’acqua formerà le sue fortune e sfortune.
Pirati o uomini d’affari?
Quest’ultimi, guidati dal loro capostipite, Rashid bin Matar, formeranno il primo emirato degno di nota nella zona, andando a conquistare anche alcune isole persiane e imponendo il loro controllo su tutta quella tratta di mare, attirandosi le ire dei propri vicini. Come gli arabi puntavano infatti sempre più alle coste dell’attuale Iran, stessa cosa fecero i persiani che, intorno a metà del ‘700, provarono a conquistare l’Oman. Ciò creò non poche tensioni politiche nella zona, cosa che spinse gli al Qasimi ad armarsi per difendere i propri domini.

Nel 1777, però, gli al Qasimi ebbero la sfortuna di attaccare una nave inglese che, a quanto pare, viaggiava con vessilli molto simili a quelli omaniti. Ciò provocherà un disastro politico senza precedenti che fornirà ai britannici il pretesto per un intervento militare nella zona, al fine di assicurare la stabilità dei propri commerci. La scusa mossa fu quella di pirateria ma, secondo gli emiratini, quest’ultimo non fu che un modo per assicurarsi i preziosi commerci fra le due sponde del mare, a quel tempo in mano araba. Da quel momento in poi, comunque, le sorti della zona cambieranno per sempre, portando prima ad un attacco anglosassone a Ras al Khaimah (altro dominio degli a Qasimi) e, nel 1820, alla nascita degli Stati della Tregua.
Capitale culturale
Con la nascita dei moderni Emirati Arabi Uniti, Sharjah divenne, anche grazie alla sua storia, il vero e proprio centro culturale della zona, attirando artisti ed associazioni ad hoc, favorendone così un notevole sviluppo in tale direzione. Ciò è sicuramente dovuto anche all’attuale emiro Sultan bin Muhammad al Qasimi, da sempre grande studioso di storia, che ha da sempre invogliato iniziative atte a preservare il patrimonio della regione, creando un raro e complicato equilibrio fra antico e moderno.

Sotto il suo comando, Sharjah divenne nel 1998 la capitale della cultura araba e tutt’oggi è considerata come una sorta di museo a cielo aperto per quanto riguarda la vita nella regione. Uno dei luoghi più autentici e colmi di storia di tutto il paese.
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