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La storia di Dubai, polo economico per eccellenza nel mondo contemporaneo ma non solo
Storia di Dubai, sorella di Abu Dhabi
L’area dell’Emirato di Dubai venne abitata sin dal 3° millennio a.C. rimanendo però, così come tanti territori circostanti, pressoché sconosciuta per molti secoli. L’economia era infatti basata soprattutto su pesca ad agricoltura, risultando anche poco interessante in termini di posizione, viste le imbarcazioni dell’epoca. Tuttavia fu parte sia dell’Impero seleucide che di quello Umayyade, quest’ultimo porterà anche l’Islam nella regione, non occupandosi troppo però degli altri settori. Bisognerà attender l’arrivo dei Bani Yas prima di vedere un vero e proprio cambio di rotta della regione.

Il territorio venne conquistato nel 17° secolo dagli emiri di Abu Dhabi dai quali, nel 1833, si staccherà il ramo degli al Maktoum, i quali effettueranno una conquista pacifica della città, trasformandone in pochi anni l’economia.
L’Hong Kong araba
L’arrivo degli inglesi e la conseguente nascita degli Stati della Tregua, spingerà Dubai ad assumere un ruolo di sempre maggior rilievo all’interno del Golfo persico, emanando politiche sempre più liberali atte a massimizzare il flusso di merci. Con il passare del tempo, infatti, questa zona di mare era diventata sempre più centrale per i commerci fra Inghilterra ed India, spingendo i primi ad un vero e proprio intervento militare. Compresa la rilevanza della propria posizione, vennero imposte tasse sempre più basse agli stranieri, scegliendo di diventare protettorato britannico per abbassarle ulteriormente.

Con la Seconda guerra mondiale, però, molte delle precedenti rotte vennero cambiate, inoltre la creazione di perle artificiali abbatté il mercato locale, portando ad una grande instabilità politica nel paese, superata solo nel 1966 con la scoperta del petrolio.
Polo economico
L’innesto di tanta ricchezza diede a Dubai gli strumenti per una rapidissima ripresa, inoltre, grazie all’alleanza con Abu Dhabi e la successiva indipendenza politica, l’emirato crebbe costantemente d’importanza, guadagnandosi la nomea di “Hong Kong araba”.Questo poiché, come la città oggi parte della Cina, gode di statuti speciali in termini economici e legislativi, in modo da mantenere tutt’oggi una grande autonomia decisionale.

Ciò ha fatto sì che la città si sviluppasse aldilà del petrolio, legandosi, al contrario di Abu Dhabi, sopratutto all’economia piuttosto che alle materie prime. L’incredibile evoluzione architettonica e delle condizioni della vita è dovuta sopratutto a questi fattori che la rendono, oggi più che mai, uno dei principali poli economici del mondo, specie di quello arabo.
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