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La storia di Iram dei Pilastri, tutt’oggi nascosta dalle sabbie del deserto. Tante teorie riguardo la sua locazione, ancora oggi, però, sconosciuta.
Iram dei Pilastri
Come già detto nell’articolo riguardo alla Città senza Nome di Lovecraft, vi sono moltissime storie all’interno del mondo arabo riguardo città perdute nel deserto; una di queste, però, sembra avere decisamente più fondamento delle altre, tanto da essere inclusa persino nel Corano. Nella surah 89, infatti, il Libro parla di alcune ribelli e di come esse siano state poi punite dall’Unico dio. In particolare cita: gli ‘Ad, i Thamud, il Faraone ed Iram dei Pilastri, unica delle quali citata come “senza uguali fra le contrade”.

Se i secondi sono stati più o meno identificati con alcuni regni nel Nord dell’attuale Arabia Saudita, riguardo agli ‘Ad ed alla mitica Iram della Colonna vi è ancora molto dibattito. Ciò è dovuto a più fattori, primo dei quali che non si è ancora trovata una città tanto ricca quanto descritto nel Sacro testo, inoltre la leggenda la lega al deserto, luogo di per sé di ardua penetrazione.
Tante ipotesi
Vi sono tre teorie principali riguardanti l’ipotetica locazione di questa città: la prima li vedrebbe vicino a Damasco, la seconda vicino ai Thamud e la terza in prossimità dello Yemen. La prima collega il nome di Iram alla regione di Aram, luogo storico citato anche nella Bibbia che corrisponderebbe ai territori fra l’attuale capitale siriana ed Aleppo. Per la seconda, Iram sarebbe nascosta nel Wadi Rum, una valle desertica della Giordania, vicino a quelli che furono i regni nabatei.

La terza teoria, sostenuta anche da “Le mille ed una notte“, tende a collegare gli ‘Ad alla città, facendo leva anche su quello che fu il profeta della loro tribù, ovvero Hud. Secondo il Corano, quest’ultimo avrebbe provato a consigliare i suoi compatrioti a pentirsi e redimersi, non accettando, chiamarono a sé l’ira di Allah che li distruggerà con una nuvola, presumibilmente di sabbia. Si pensa in particolare che possa trovarsi nel sud del Rub’ al Khali, in quanto la presunta tomba del profeta sarebbe locata a 140 km a nord di Mukalla, in Yemen.
Atlantide del deserto
Quest’ultima attirò la maggior parte delle fantasie, venendo anche riportata nel Libro di storie per eccellenza nel mondo islamico, giungendo poi anche in Europa. Il fatto, poi, anche i greci parlassero di una sorta di “Atlantide del deserto” (chiamata da loro Ubar), stuzzicò la fantasia di molti, fra cui Lawrence d’Arabia, primo a donarle tale pseudonimo.

Con l’accrescersi della sua fama, furono in molti, a partire dal ‘900 a mettersi sulle sue tracce, molti dei quali con ottimi risultati, ma non sufficienti. Sono state ritrovate infatti molte città e siti archeologici nel deserto, ad esempio Mada’in Saleh in Arabia Saudita, nessuna delle quali, però corrisponde alla mirabolante Iram; un mistero ancora nascosto fra le sabbie.
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Non riesco a leggerti, Me l’impedisce il carattere verde. E’ uno schiaffo per gli occhi!