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Kirkuk, una delle città più antiche del mondo, con una storia che lega profondamente Assiri, turchi e petrolio. Una storia poco nota che attende solo di essere svelata.
Kirkuk, la città ultra millenaria
L’area intorno a Kirkuk fu abitata già dai Neanderthal a partire dal 5000 a.C., diventando ben presto una delle città più importanti e floride sotto l’Impero accadico con il nome di Arrapha. Il centro passò poi in mano ai Guti, ai Sumeri ed infine agli Assiri, ai quali si legherà per sempre, diventando parte sia dell’Antico impero che dei successivi. Dopo alcune parentesi babilonesi, la città si trasformerà definitivamente in una delle metropoli più importanti per questo popolo, tanto da condividerne, da allora, il destino. Con la caduta definitiva degli Assiri, infatti, essa passerà prima agli Achemenidi, poi ai Seleucidi, che la trasformeranno in Karkha d’Beth Slokh, ed infine ai Sasanidi, ai quali rimarrà fino alle conquiste arabe.

Con l’arrivo di quest’ultimi, infatti, la Mesopotamia godrà di una nuova giovinezza, trasformandosi radicalmente sia per nomi che per splendore. La città cambierà allora denominazione, diventando Kirkuk. Rimarrà sotto di loro fino al 10° secolo, venendo poi inglobata per sempre nel mondo turco. A partire dall’arrivo dei turchi selgiuchidi, infatti, essa diverrà parte di tutti i maggiori imperi turchi della regione, passando sotto Zengidi, ai Kara Koyunlu, agli Ak Koyunlu ed infine all’Impero ottomano.
La scoperta del petrolio e l’identità turca
Con la Prima guerra mondiale ed il conseguente crollo della Sublime Porta, la provincia di Mosul e di Kirkuk divenne uno dei motivi di maggior scontro fra inglesi ed autorità turche. A seguito dell’armistizio di Mudros del 1918, infatti, tali territori finirono sotto il controllo britannico che decise, probabilmente per mantenerli sotto la propria sfera d’influenza, di affidarli al neonato stato iracheno.
Ciò causò fortissime proteste da parte delle autorità turche, che contestarono la decisione per via della grande popolazione di turcomanni che da secoli abita questi luoghi. Kirkuk, in particolare, venne considerata, già all’epoca di Solimano, una vera e propria capitale da queste popolazioni, tanto da essere chiamata a lungo Gökyurt, ovvero “La madrepatria blu”. Con il trattato di Ankara del 1926, però, il controllo passò in maniera definitiva all’Iraq che, proprio l’anno dopo, il secondo più grande giacimento petrolifero della Storia. Ciò rese la città uno dei maggiori centri industriali del paese, attirando popolazioni da ogni dove e portando la regione nuovamente a prosperare.
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Permettimi due impressioni: alla passata edizione preferisco questa; i caratteri in colore sono leggibuli con maggior difficoltà. Non vedo dove mettere il mi piace, vuoi sul dato post, vuoi sul blog. (: Il commento non centra niente con il post ma non ho capito dove lasciarti questo pensiero.