Basra, “La Sorvegliante”

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“Confine” è forse la parola migliore per descrivere la città di Basra, il più grande centro iracheno posto sullo Shatt al Arab, il confine naturale fra mondo arabo e persiano.

Le parole di Ibn Battuta

Metropoli dell’Iraq universalmente nota, Basra è grandissima, vanta piazze eleganti e giardini dai frutti squisiti, ed è tanto splendida quanto opulenta poiché si trova alla confluenza dei due mari, l’uno salmastro e l’altro di acqua dolce

La Sorvegliante

La città nacque nel 692 dalle fondamenta dell’accampamento militare del comandante arabo Utba bin Ghazwan con il nome di Basrah, ovvero “Sorvegliante”. Ciò era dovuto alla sua posizione, letteralmente al confine con il Khuzestan, primo territorio da sempre persiano. La metropoli è simbolica anche per un suo governatore, Ubayd Allah bin Zayed, uno dei più grandi artefici della scissione fra mondo sciita e sunnita. Nel 680 fu quest’ultimo, all’epoca anche governatore di Kufa, a comandare lo sterminio di Hussein e di tutto il seguito, causando una frattura mai più risolta da allora.

Basra

Con la nascita di Baghdad, Basra divenne una delle mete centrali per i commerci con l’Oriente, tanto che la lunghezza del suo molo superava addirittura i 10 km. A partire dal 820, però, la città subì diverse rivolte nel giro di pochi anni, facendole perdere gradualmente d’importanza. Come per la capitale, con l’arrivo dei mongoli nel 1258 le cose si misero sempre peggio, tanto che Ibn Battuta la descrisse come un centro in decadenza sia materiale che morale. Con la caduta dell’impero islamico, Basra divenne la più importante metropoli sul confine arabo-persiano, posizione consolidata anche dal suo dominio sullo Shatt al Arab. Per tale motivo, la città si trasformò in un avamposto di centrale importanza, finendo sempre per essere parte determinante per i conflitti fra i due mondi.

Shatt al Arab

Il corso d’acqua segna il vero e proprio confine naturale fra i due mondi e questo sia culturalmente che geograficamente. Lo Shatt al Arab, ovvero “Fiume degli arabi” è infatti frutto dell’unione dei due grandi fiumi della Mesopotamia, ultima parte del corso d’acqua prima di congiungersi con il mare del Golfo Persico.

Basra
Lo Shatt al Arab

Su questo specchio arabi e persiani si sono da sempre scontrati, alternando costantemente il loro dominio su di esso. Anche il nome, in realtà, è frutto di scontro, in quanto i persiani chiamano il corso d’acqua Arvand Rud, ovvero “fiume rapido”, nome dato nello Shahhname al Tigri. La soluzione del conflitto riguardo il confine dello Shatt al Arab si ebbe solo nel 1975 quando Saddam Hussein e Mohammad Reza Pahlavi firmarono gli accordi di Algeri, i quali rimasero tali anche dopo la guerra fra i due paesi.

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