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Baghdad, una delle più celebri città di tutto il mondo islamico, famosa per grandezza, bellezza e, sopratutto, per la sua incredibile Bayt al Hikmah, uno dei centri del sapere più leggendari che la Storia ricordi.
Le parole di Ibn Battuta
Quindi arrivammo a Baghdad, “Dimora della Pace” e capitale dell’Islam, città dagli eccelsi meriti e nobile rango, sede di califfi eletta dai sapienti a luogo di soggiorno.
Baghdad, al centro della Storia
La città venne fondata nel 765, come nuova capitale, per volere di Al Mansur, secondo califfo abbaside, nei pressi di Seleucia al Tigri e Ctesifone, la prima capitale dell’Impero Seleucide e la seconda di quello Sasanide; decisamente un terreno pieno di ottimi auspici. L’origine del nome è incerta ma sembra che derivi dall’antico persiano “Bagh” e “Dad”, ovvero “dono di Dio”; tuttavia la città venne chiamata a lungo Madinat As-Salam, cioè “città della pace”, nome che rimase popolare fino all’undicesimo secolo. Particolarità di Baghdad fu poi la sua “città rotonda”, nucleo originario della metropoli, composto da un cerchio di 1 km esatto di diametro. La città aveva poi 4 porte: Bab al Kufa, Bab al Sham, Bab al Khorasan e Bab al Basra.

In pochi anni divenne il maggior centro del mondo arabo-islamico, divenendo la prima città al mondo a superare il milione di abitanti, provenienti da ogni angolo del mondo. Proprio qui vennero ambientati molti dei celeberrimi racconti de “Le mille ed una notte“, nei quali era spesso presente il califfo Harun Al Rashid, autentica star di quei tempi e profondo innovatore di Baghdad.
Bayt al Hikmah
Fu proprio grazie alla sua passione per la lettura che nella città verrà formata la celeberrima Bayt al Hikmah, la “Casa della sapienza”, uno dei luoghi di studio più leggendari della storia umana. Partendo dalla sua biblioteca privata, questo luogo si espanse sempre di più, diventando pubblico e dando la possibilità di consultare oltre mezzo milione di volumi. Il numero fa ancora più impressione se si considera che, in Europa, le biblioteche non arrivavano mai a più di mille volumi, peraltro di tematiche sopratutto teologiche ed in latino, mentre a Baghdad vi era l’imbarazzo della scelta per temi e lingue. La Bayt al Hikmah, inoltre, faceva anche da università, da ospedale e da osservatorio astronomico, risultando come il miglior centro del sapere al mondo per svariati secoli.

Con lo spostamento della capitale a Samarra nel 835, la città iniziò una fase di declino, culminata nel 1258 con l’assedio dei mongoli di Hulegu Khan e la successiva distruzione della celeberrima biblioteca, oltre che con lo sterminio di 800’000 civili. Da quel momento in poi la città non si riprenderà mai completamente, tornando de facto a brillare di nuovo solo con la nascita del moderno Iraq.
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