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Vi abbiamo già parlato di Nowruz, oggi però ci concentriamo sul Nowruz curdo ed il rapporto di quest’ultimo con la Turchia.
La leggenda del Nowruz curdo
Secondo la leggenda, Zahak, un diabolico re Assiro, conquistò l’intera Persia, obbligando tutta la popolazione a sottostare al proprio dominio. Fu un periodo estremamente triste per il Kurdistan, non potendo beneficiare della primavera a causa del male portato dal nuovo monarca. Quest’ultimo, poi, aveva 2 serpenti che gli crescevano dalle spalle, i quali dovevano nutrirsi ogni giorno con 2 giovani uomini, impoverendo ulteriormente la popolazione.
Stanco della malvagità del sovrano straniero, il nobile Fereydun organizzò una rivolta, incaricando il fabbro Kaveh di addestrare alcuni superstiti dall’orrido pasto. Quest’ultimo aveva perso ben 6 figli a causa di Zahak, mettendosi con gioia al comando dell’armata e uccidendo lui stesso il re con un martello. Dagli autori di tale impresa nacquero i Curdi, collegando così l’intera leggenda alle origini di tale popolo. La vittoria di Kaveh porterà anche al ritorno della primavera, segnando così l’inizio del nuovo anno.
Da tradizione a simbolo
Storicamente il Nowruz è considerata la festa di tutti i popoli iranici, tanto che, anche con l’arrivo dell’Islam, continuò ad esser celebrata come una sorta di “tradizione popolare”, resistendo senza alcun problema al passaggio del tempo. Il suo valore, però, è aumentato esponenzialmente dagli anni “50, specie in Turchia, luogo nel quale non era mai stato tanto centrale quanto in Iran o Iraq. Tali paesi, infatti, festeggiavano già il Nowruz poiché collegato con il resto delle popolazioni locali, cosa che non vale del tutto per il mondo turco.
Le recenti migrazioni e la tensione sempre più forte con Ankara, però, ha portato anche gli abitanti del Kurdistan turco e siriano a celebrare il tutto con incredibile forza, tanto da trasformarlo in una festa del popolo più che della primavera. Ciò ha fatto sì che la Turchia guardasse per anni con sospetto alla festa, legalizzandola solo nel 2000 e con il nome di Nevruz, unica denominazione ufficiale nel paese. Purtroppo, alcuni scontri fra militari turchi e miliziani curdi si sono svolti proprio durante tale manifestazione, con attacchi e morti da entrambe le parti. A pagarne le conseguenze, naturalmente, la popolazione che in questi anni ha visto farsi sempre più strada odio e pregiudizi, impedendo o alterando una delle feste più dolci ed antiche che esistano.
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