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3 dei più celebri tappeti afghani, raccontati qui anche con una micro introduzione riguardante i due popoli che li tessono: turkmeni e beluci.
Di territori immaginari
Legato a società prevalentemente nomadi, il tappeto ha fatto parte della vita dell’uomo fin da tempi immemori, con reperti che risalgono a secoli prima di Cristo. Per le tribù turco-iraniane, in particolare, il tessere tappeti si è trasformata in una vera e propria forme d’arte, oltre che di mero business, elevando per sempre il livello di quest’artigianato. Tutt’oggi rinomati, i tappeti afghani alla caratteristica di essere ancora fortemente legati alle proprie origini, consentendo una grande varietà all’interno dello stesso Afghanistan. In generale, però, possiamo distinguerne due famiglie: quelli turkmeni e quelli beluci.
3 tappeti afghani
Specifichiamo fin da subito che, pur essendo molto più vasto l’universo dei tappeti afghani, saremo costretti a trattarne solo 3 per ragioni di tempo e di accuratezza di informazioni. Solo di questi 3 siamo riusciti a trovare informazioni da noi considerate valide per spiegare la differenza fra tali tipologie (naturalmente in futuro potremmo tornare a trattarne). Ad ogni modo entrambi condividono una caratteristica molto particolare: nascere in un territorio a cavallo fra più stati. I turkmeni dell’Afghanistan, infatti, sono semi-nomadi, mentre il Belucistan è un’area condivisa con Pakistan ed Iran.
Khal Mohammadi

Tessuto dai turkmeni nel Nord dell’Afghanistan, viene talvolta annodato in Pakistan a causa della natura mobile dei suoi produttori. Tendenzialmente è di colore rosso scuro ed ha per motivi i caratteristici göls ed ottagoni. Il materiale, come per la maggior parte dei tappeti afghani, è la lana; viene però molto apprezzata la pelle di cammello, specie per quelli da preghiera.
Aqche afghano

Anch’esso prodotto nel Nord dai turkmeni, molto simile al Khal Mohammadi, si distingue prevalentemente per dei motivi più sottili rispetto al precedente.
Beluci

Di piccole dimensioni, con motivi vivaci o da preghiera. I colori sono tendenzialmente il rosso, il marrone ed il blu scuro. Di solito è in lana o lana mista a pelo di capra, quelli più recenti, però, sono spesso in cotone.
La maggior parte di questi tappeti sono venduti nei bazar di Kabul, Mazar-i-Sharif ed Herat; l’artigianato afghano, però, è spesso di alta qualità e si possono trovar tesori anche nei luoghi più insperati.
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Ottimo post. Completamenti
” …. molto apprezzata la pelle di cammello, specie per quelli da preghiera.”? Questa non la sapevo!