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Lo sapete, adoriamo scoprire le storie che ruotano intorno ad oggetti di uso comune e questa settimana torniamo a farlo prepotentemente. Ispirandoci a Sake Dean Mahomed, introduttore di shampoo e cucina indiana in Inghilterra, questa settimana vi porteremo a riscoprire 5 oggetti, qui un’anticipazione di 3.
Sulle tracce di Sake Dean Mahomed
Il viaggiatore indiano fu colui che per primo introdusse l’India nel mondo anglosassone, con conseguenze che sfruttiamo tutt’oggi. Dallo shampoo alle rosticcerie, l’Inghilterra non fu più la stessa dopo l’arrivo del grande commerciante, alterandone per sempre usi e costumi. Prendendo spunto dalla storia di Mahomed, abbiamo deciso di proporvi una scoperta di alcuni cibi ed oggetti che tutt’oggi sono frequentissimi nelle nostre case, spesso ricolmi di storie.

Spesso ci fermiamo infatti alla mera funzione di una cosa, a “ciò che può fare per noi”, dimenticandoci che, di base, gli oggetti e le idee non si spostano da soli. Una settimana, allora, per scoprire 5 storie nascoste e provare ancora una volta il nostro modo di guardare il mondo.
3 piccole anticipazioni
Protagonisti sicuri saranno: il caffè, il pepe nero e Sake Dean Mahomed.
Caffè, la bevanda dei sufi
Protagonista indiscusso del Mediterraneo e abitudine fissa di gran parte degli italiani, questa bevanda affonda le sue origini nel mondo islamico, divenendo a lungo suo simbolo. Prima di arrivare in Italia, infatti, dovrà essere addirittura benedetta dal Papa, tanto la paura che potesse diffondere il “demonio islamico” nel mondo cristiano.
Pepe nero, oro indiano
Altro protagonista delle nostre tavole. Il pepe nero fu per secoli una delle spezie di maggior valore dell’intera India, rendendo ricco l’Egitto, luogo in cui veniva venduto poi al Mediterraneo intero. Questa particolare spezia riuscirà poi a ricavarsi un ruolo di primissimo piano nell’economia genovese e veneziana, portando le due repubbliche a ricchezze senza fine.
Sake Dean Mohamed, il “primo indiano”
Non potevamo fare a meno di raccontarvi la storia di colui che ci ha ispirato, innovatore assoluto della cultura anglosassone. Giunto a Londra nel 1810, riuscì ad adattarsi perfettamente alla vita del tempo, tanto da diventare una delle figure chiave della vita mondana locale. Passato sempre più nel dimenticatoio da morto, negli ultimi anni sempre più studiosi hanno riscoperto la sua figura, arrivandolo a considerare come uno dei primi “grandi immigrati non europei” della Storia.
Carichi per questa settimana? Domani iniziamo una serie di podcast dedicati al popolo turco, non perdeteveli.
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