Siberia, la “terra che dorme”

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Una delle terre più incredibili al mondo, sede di un’incredibile patrimonio etnico e naturale, è oggi in pericolo. Speriamo che questo possa farvi guardare la leggendaria Siberia in un’ottica diversa e che ne sappia valorizzarne i suoi incredibili tesori.

Siberia, il 9% delle terre emerse

Il nome “Siberia” sembra avere origini nel tataro siberiano e vorrebbe dire all’incirca “la terra che dorme”; la verità, però, è che l’area è tanto vasta che molti sono i popoli che si sono attribuiti tale primato. L’area della Siberia è infatti una delle più vaste del globo, tanto da occupare il 77% della superficie russa e addirittura il 9% delle terre emerse. Naturalmente, questo se consideriamo il tutto in termini storici, altrimenti andrebbe presa in considerazione “solo” il circondario federale della Siberia, che vede il suo massimo centro in Novosibirsk.

Siberia
Moschea in Siberia

Quella storica si estende dai monti Urali fino al Pacifico, dai monti Altai e Saiani fino all’Artico, andando a coprire appunto 13,1 milioni km quadrati; calcolate che l’intera Italia sono appena 301 mila km. In questa sterminata area hanno tutt’oggi sede alcuni dei luoghi naturali più incredibili al mondo, oltre che una vastità etnica impressionante. Basti pensare che le prime tracce di turchi e mongoli si trovano proprio in queste aree, senza contare le popolazioni autoctone e coloro che, proprio in questi luoghi, fondarono imperi. Tatari, Buriazi ma anche russi che, proprio con la conquista di questi territori posero le basi della loro colonialismo. Con l’arrivo del popolo slavo, infatti, parte della popolazione subì un processo di assimilazione che, in alcuni casi, ha portato tensioni e problemi sociali. Va detto, ad onor del vero, che, proprio grazie ai nuovi arrivati, le condizioni di vita sono decisamente migliorate, spingendo l’area ad esser meglio predisposta rispetto, ad esempio, al Caucaso.

Record su record

Come precedentemente detto, la Siberia è un territorio incredibilmente vasto ed al suo interno alcune vere e proprie meraviglie naturali. Basti pensare alle “sole” pianure come il Bassopiano della Siberia occidentale e l’Altopiano di quella centrale. Questi luoghi coprono rispettivamente 4 e 3 milioni e mezzo di km quadrati, superfici sulle quali lo sguardo può letteralmente viaggiar lontano. In molti di questi territori, infatti, crescono pochi alberi e questo libera anche fisicamente lo sguardo. Non solo, però, pianure, in Siberia hanno sede anche diverse montagne, alcune delle quali con altezze assolutamente ragguardevoli. Oltre alle catene montuose già citate, infatti, vi sono anche vulcani come il Ključevskaja Sopka della Kamčatka che raggiunge addirittura i 4750 mt.

Siberia
Il leggendario lago Bajkal

Ad esser ancora più incredibili, però, sono senza dubbio le acque che ne nutrono le terre. In Siberia sono infatti presenti moltissimi dei fiumi e dei corsi d’acqua più grandi della Russia e del mondo intero. Fiumi quali l’Ob’ (3680km), il cui bacino idrico è grande quanto 10 volte l’Italia, l’Irtysh (4248 km) e l’Yenisei (4287 km), il 5° fiume più lungo al mondo. Quest’ultimo, poi, è molto particolare in quanto si collega al lago Bajkal, uno dei laghi più leggendari al mondo. È quello dal maggior volume d’acqua in assoluto, oltre ad essere il più profondo (1637 mt) ed il più grande ad esser ospitato in un singolo stato. La cosa più incredibile di questo lago, poi, sono le sue straordinarie proprietà, che hanno reso l’hanno reso un areale incredibile per svariate specie, rendendola sede di svariati endemismi. Molte, infatti, bestie e piante che hanno trovato qui condizioni di vita mai sospettate prima, trasformando quest’area in una sorta di “Amazzonia del Nord”.

Come l’Amazzonia

Proprio con l’Amazzonia, le foreste siberiane stanno bruciando, con numeri davvero incredibili. Secondo le autorità russe, infatti, a partire dal 31 luglio sono andati in fumo ben 3 milioni di ettari, un’area grande quanto il Belgio. Tuttavia, secondo Greenpeace, da inizio anno gli incendi hanno devastato ben 12 milioni di ettari, qualcosa di davvero difficile da immaginare.

Siberia

Tutt’oggi la situazione è difficilmente arginabile a causa del clima particolarmente secco del 2019 e dal fatto che molti di questi luoghi sono scarsamente abitati. Il tutto ha portato ad una tragedia ambientale di porzioni immani, in questo momento ancora irrisolta.

Continua la settimana dedicata ad ambiente, domani alcuni luoghi “sacri”.

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