“Arabi Invisibili” di Paola Caridi

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Must to read assoluto per tutti gli amanti del mondo arabo. “Arabi invisibili” di Paola Caridi è una vera e propria antologia di cultura popolare, oceano in cui anche il più esperto troverà incredibili tesori. A dar ancor maggior valore al tutto, la prefazione di ‘Ala al Aswani, autore di Palazzo Yacoubian.

Arabi Invisibili

Il mondo arabo continua anche oggi a vivere, oltre il velo dei nostri pregiudizi. In una fascia cangiante che va da Casablanca a Riyad si muovono milioni di arabi invisibili, schiacciati dal peso di uno stereotipo ormai imperante in Occidente, per il quale tutti coloro che hanno un passaporto mediorientale o nordafricano sono potenziali terroristi, kamikaze, seguaci di Osama bin Laden.

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Paola Caridi, autrice del libro

Il catalogo odierno degli arabi invisibili, invece, è lungo, variegato, sorprendente. Ne fanno parte ragazzi che usano Internet, professionisti educati nelle nostre università, cineasti e fior di scrittori. Se la lista degli arabi che non conosciamo fosse solo questa, però, saremmo al semplice elenco di quelli bravi, buoni e simpatici. Bisogna, invece, superare il muro, e osservare quella lunga teoria di uomini e donne a cui l’Occidente non riconosce volto e fattezze: quelli che si fanno in quattro per mandare i figli a scuola, che inondano la regione delle rimesse del loro lavoro, che fanno cultura tra le maglie della censura e opposizione tra le costrizioni dei regimi.

Antologia del mondo arabo

Volevamo da tempo acquistare questo libro, stregati dal lavoro e dalla passione di Paola Caridi, possiamo dire che ne è assolutamente valsa la pena. “Arabi invisibili” è una vera e propria antologia della cultura del Mondo arabo, tanto ricolma di spunti, che persino gli amanti più sfegatati di questa cultura scopriranno fin troppi tesori. Non abbiamo vergogna nel dire che è stato uno dei primi libri “di piacere” sul quale abbiamo preso appunti, tanto grande la mole di informazioni in esso contenuto.

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La cosa davvero interessante di questo libro, però, è il fatto che riesce a dare una grande panoramica sulla cultura popolare di questo mondo, senza però cannibalizzare nulla e rendendo sempre riconoscibili le varie culture che convivono al suo interno. Concentrandosi sopratutto sulla “gente comune”, “Arabi invisibili” mostra uno dei volti più onesti ed autorevoli della cultura e del popolo arabo, punto di riferimento assoluto per neofiti e non solo.

Prefazione di ‘Ala al Aswani

Ad impreziosire ulteriormente il testo, poi, c’è la prefazione di ‘Ala al Aswani, uno dei più grandi scrittori egiziani di questo secolo, celebre nel mondo per “Palazzo Yacoubian. Il grande autore si sofferma in particolare sull’atteggiamento da lui subito in quanto arabo, specie dopo l’11.09.01. Non è un mistero, infatti, che proprio in quella data il rapporto fra “mondo islamico” ed “Occidente” abbia subito una svolta, causando una serie incredibile di situazioni impensabili. Ancor più esauriente sul tema è “Il fondamentalista riluttante” di Mohsin Hamid (uno dei nostri libri e film preferiti), ma vista con gli occhi di oggi il testo di al Aswani risulta ancor più interessante.

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‘Ala al Aswani

“L’handicap” di non esser aggiornato ad oggi, rende infatti l’intero libro un preziosissimo documento sulle basi del mondo arabo odierno. Basti pensare allo spazio concesso dall’autrice riguardo al ruolo di internet, strumento che di lì a poco segnerà rivoluzioni intere, giocando un peso chiave nelle Primavere arabe. “Arabi invisibili” è un testo che vale sempre la pena di esser letto, tanto grande il lavoro e l’amore con il quale ci vengono mostrati gli “arabi invisibili”. Tale nome è stato poi ereditato dal blog di Paola Caridi Invisible Arabs, l’erede digitale del libro.

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Questo articolo ha 2 commenti.

  1. Vitalii Travinskyi

    stereotipo ormai imperante in Occidente

    1. Khalid Valisi

      Quale in particolare? Il libro è molto interessante proprio perché si occupa di smontarne diversi legati sopratutto a società e cultura (moderna)

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