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Un’introduzione all’eid al adha e ad i suoi legami con Ismaele e l’Hajj. Cogliamo anche l’occasione per augurarvi giornate gioiose e di festa, Eid mubarak a tutti
Eid al adha
Salvo imprevisti lunari, l’11 agosto si celebrerà l’eid al adha, la festa più importante in assoluto del calendario islamico. L’evento celebra il ricordo di Abramo e il suo essersi affidato tanto ad Allah, da essere pronto a sacrificare il suo stesso figlio Ismaele. Tale episodio è in realtà presente anche nella Bibbia, con la differenza che, in quest’ultima è Isacco ad esser quasi immolato.
Nell’Islam Abramo ha un ruolo importantissimo, venendo preso come esempio di determinazione e profonda fede. Fu infatti tanto testardo nell’amare il proprio Signore, da abbandonare la propria terra ed il proprio popolo pur di seguirne la volontà. L’evento viene celebrato ogni anno durante il 10 del mese lunare di Dhu al-Hijjah, ovvero quello durante il quale si può adempiere l’Hajj, il pellegrinaggio a Mecca e Medina prescritto a tutti i musulmani.
In collegamento con la Mecca
La coincidenza dei due avvenimenti non è causale ed profondamente collegata alla figura di Ismaele. Questi, infatti, è considerato non solo come un mero profeta, ma anche come il progenitore del popolo arabo e, insieme al padre, riedificatore della Ka’aba. Secondo diverse costruzioni islamiche, questo edificio venne infatti distrutto durante il Diluvio Universale e, per questo, venne ordinato ad Abramo di ricostruirlo.
Proprio a simboleggiare l’unione fra questi due simboli tanto centrali ed importanti per il mondo arabo e musulmano, l’eid al adha segna anche uno dei momenti più importanti in assoluto per l’Hajj. Il Pellegrinaggio dura dal 8 al 13 di Dhu al Hijjah, l’eid, cadendo il 10, si viene quindi a trovare nel mezzo, divenendone uno dei suoi simboli grazie alle molte attività prescritte ai pellegrini in tale giorno. Fra i vari simboli, in particolare, ve n’è uno tanto importante da dare il nome all’intera festa, oltre che valido anche per i non pellegrini.
“Pasqua islamica”
Durante l’eid è infatti tradizione uccidere una bestia per donarne la carne ai poveri e alla propria famiglia, in ricordo della su citata benevolenza di Allah nei confronti di Abramo. Proprio per questo la festa prende il nome di eid al adha, ovvero “festa del sacrificio” anche se, a causa delle svariate popolazioni musulmane, esistono anche nomi diversi per definirla.
Sotto diversi aspetti la festa assomiglia moltissimo alla Pasqua cristiana e questo sia per il simbolismo associato all’animale, sia per il suo valore religioso. Anche se l’eid al fitr può sembrare la più importante perché interrompe il Ramadan, è l’eid al adha ad esser considerata tale, in un parallelo molto simile a quello fra Natale e Pasqua.
Speriamo di avervi aiutato a comprendere meglio la festa e il suo valore nell’Islam, vi auguriamo Eid Mubarak dal profondo del nostro cuore. Una volta finito l’articolo ci metteremo a farne la versione podcast, se va tutto bene dovreste averla l’11 su fb ed il prima possibile su Ig (oltre che su Spotify e tutti i principali siti di podcasting).
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