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Uno degli artisti più noti dell’intero panorama musicale arabo. Balti è riuscito, grazie al suo talento, ad uscire da situazioni politiche decisamente scomode confermandosi come uno degli artisti più importanti ed influenti degli ultimi anni. Celeberrime le sue “Ya Lili” e “Clandestino”, alcuni dei brani più popolari di questi ultimi anni.
Balti
La carriera di Balti inizia nel 2002 quando, a 22 anni, fa il suo debutto con la band Wled Bled; negli stessi anni inizierà anche a farsi conoscere come produttore di basi, cosa che gli assicurerà fin da subito importanti conoscenze nel mondo discografico. Nel 2003 si troverà infatti a collaborare con il regista Mohamed Zran per una sua colonna sonora e già dal 2004 inizierà ad esibirsi in tutta la Tunisia, diventando sempre più celebre e popolare. I problemi per lui inizieranno però con lo scoppio della “Primavera araba“.

A differenza di molti rap che proprio in quel momento storico conoscono la fama, per Balti sarà uno dei punti più bassi della propria carriera discografica. La sua connivenza nei confronti del dittatore Ben Ali si fa infatti sempre più evidente, costringendolo ad allontanarsi per un anno dalla scena musicale. Come molti artisti dalla storia simile, però, tornerà qualche anno dopo in grande stile, lanciando anche forti segnali d’amore al proprio pubblico, riconquistandolo in brevissimo tempo. Dal 2012 è infatti diventato sempre di più uno dei rapper più importanti in assoluto della scena magrebina e araba, grazie anche ai successi di “Ya Lili” e “Clandestino”.
Superstar
La prima rappresenta il più grande successo nella storia della musica araba da quando esiste Youtube: 603 milioni abbondanti di visualizzazioni, numeri fuori da ogni logica. Vi basti pensare che gli abitanti della Tunisia sono 11 milioni per capire la portata e la viralità di questo brano, con uno dei protagonisti assolutamente neofita.
Nel brano infatti fa il suo debutto anche Hamouda, giovane ragazzino protagonista del video assieme a Balti, probabilmente uno degli esordi più visti in assoluto. Ya Lili rappresenta inoltre un esempio perfetto per capire stile e dinamiche di questo artista, assolutamente arabo ma con un background musicale che prende a piene mani dal rap nero degli Usa.
Clandestino
Ci abbiamo tenuto a citare anche questo, non solo per la sua popolarità, ma anche per il testo, a noi rimasto particolarmente legato. La prima volta che abbiamo sentito questo brano, era una sera passata in un centro accoglienza nella periferia di Milano. Il sentire queste parole, associate a uomini con i quali stavamo parlando fino a poco fa, a ragazzi che, naturalmente, non avevano nulla di diverso da noi, ci ha fatto riflettere. Confessiamo di aver passato tutto il ritorno a casa a pensare a questo testo, lo sentivamo come una sorta di responsabilità che ci veniva affidata.
Proprio noi, che quei problemi li vedevamo solo da lontano, dovevamo far qualcosa, almeno nel nostro piccolo, rendere orgogliose quegli uomini per ciò che sono e che avevano passato. Il progetto “Medio Oriente e Dintorni”, in un certo senso, nasce anche da questo grande desiderio. P.s. il video è stato realizzato a Milano e gran parte del testo è, appunto, in italiano.
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