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Il Caucaso, un luogo leggendario, da sempre unione di mille culture. Una terra che abbiamo deciso di farvi scoprire questa settimana e che, ne siamo certi, vi stupirà per fascino e bellezza.
Un luogo leggendario
Fin dall’alba dei tempi, queste magiche montagne sono state attraversate da un’atmosfera mistica, in grado di unire leggenda e realtà. Su questa catena montuosa si trova ad esempio l’Elbrus, il monte più alto d’Europa (a patto di considerare gli Urali come confine) e moltissime sono le leggende ambientati in questi luoghi. Banalmente l’intera sagra di Dede Korkut o miti di matrice persiana come quello del Simurgh, un leggendario rapace posto in custodia all’albero dei semi.
La sua posizione geografica l’ha resa poi un confine naturale, in grado di attrarre moltissime popolazioni in fuga, garantendo loro uno spazio aspro ma protetto.
Calamita di civiltà
La storia del Caucaso non può che essere vista, infatti, come una continua mescolanza di popoli provenienti da mondi e continenti diversi, giunti in queste terre per superare i propri confini e trovare o gloria o pace. Dall’alba dei tempi, infatti, l’area è passata di mano in mano a: persiani, romani, bizantini, mongoli, turchi e russi; ciò ha trasformato per sempre i locali, portando a sviluppare unicità rare in ogni altra parte del mondo.

Impossibile non citare i regni di Georgia ed Armenia, che per secoli hanno rappresentato incredibili oasi culturali e di pace, mentre intorno a loro il mondo bruciava. Il regno di Armenia, in particolare, fu il primo in assoluto ad adottare la cristianità nel 310 d.C., anticipando persino l’Impero romano. Inoltre nella regione sono presenti ben 50 diversi gruppi etnici, formando un patrimonio culturale che mette invidia al resto del mondo.
Il Mondo islamico nella Russia caucasica
Il Caucaso è anche un punto decisamente interessante per scoprire il ruolo dell’Islam all’interno del mondo russo, aspetto spesso trascurato ma, almeno etnograficamente parlando, estremamente affascinante. La Russia decise infatti di dividere le sue enormi province su base etnica, creando de facto dei micro-universi nei quali i locali hanno una grandissima autonomia interna. Moltissime di queste popolazioni quali, ad esempio, avari, ceceni e circassi mantengono intatta la loro fede, tradizioni e riuscendo a non risentire troppo dell’influenza slava.

Naturalmente queste differenze non sempre sono state risolte in maniera pacifica e ciò ha portato a conflitti come quelli in Cecenia ed Azerbaijan. C’è da dire, però, che storicamente molte di queste popolazioni hanno una natura militare, cosa che può aver di sicuro contribuito al tutto. I guerrieri di questi luoghi erano infatti conosciuti per la loro ferocia ed audacia, tanto da occupare da sempre ranghi di altissimo livello nell’esercito.
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