5 libri per l’estate

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Per molti l’estate rappresenta un momento di sfogo, un magico arco di tempo da passare il più rilassati possibile, magari gustando qualcosa di bello. Proprio per questo abbiamo scelto di dedicare questa settimana a come sfruttarla al meglio, andando a recuperare meraviglie che ci erano sfuggite, a cominciare dai libri.

Piccola precisazione: per essere sicuri di ciò che vi stiamo consigliando, parleremo solo di opere che abbiamo già affrontato o al massimo che sono “in corso”. Non aspettatevi, quindi, nessuno dei testi che ci sono appena arrivato, per quanto “I viaggi di Ibn Battuta” è qualcosa che consiglieremmo anche al nostro peggior nemico. Sottolineiamo anche che questi testi non seguono alcun tipo di ordine se non quello della nostra memoria, a voi la scelta da cosa iniziare.

“Notti delle mille e una notte” di Nagib Mahfuz

5 libri

Uno dei libri in assoluto più adatti al periodo estivo, in grado di farvi entrare per davvero nel magico mondo de “Le mille e una Notte”. In questo romanzo Nagib Mahfuz, unico autore arabo a vincere il Nobel, ci mostrerà cosa avvenne quando Sherazade terminò di ammaliare il sultano Shahriyar con le sue storie. Una sorta di “Shrek ante litteram” che vi farà passare momenti magici, senza però risparmiare critiche velate alla società del suo tempo. Consigliatissimo come tutti i libri di Mahfuz.

“Exit West” di Mohsin Hamid

Chi ci segue da un po’ sa del nostro amore smisurato per questo autore, a nostro modo di vedere, immagine perfetta dello scrittore globalizzato. Le parole di Hamid scorrono sempre in un limbo fra prosa e poesia, riuscendo a dare il suo dolce tocco anche a tematiche decisamente pesanti quali quelle de “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”. Questo libro in particolare, l’ultimo in ordine di pubblicazione, affronta un tema sentito particolarmente di questi tempi: le migrazioni.

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Hamid ci porterà infatti in un mondo pressoché identico al nostro, ma con unica differenza: nel suo universo le porte sono “oggetti magici”, in grado di trasportarci in ogni luogo nel mondo. Qui faremo poi la conoscenza di Nadia e Saeed, due giovani innamorati determinati a sfuggire la miseria in cerca di un futuro migliore. Bellissimo, a tratti addirittura poetico per la magia con cui è scritto.

Amore nei giorni della rivolta” (più il resto della serie “Quartetto ottomano”) di Ahmet Altan

Il libro che stiamo leggendo in questo momento. Ahmet Altan è sicuramente uno degli autori più interessanti dell’intera letteratura turca contemporanea, in grado di essere ricco e conciso al tempo stesso. “Amore nei giorni della rivolta” è la seconda parte di un quartetto che copre le fasi finali dell’Impero ottomano. Seguendo al tempo stesso storie e Storia, Altan ci immerge in un’Istanbul caotica e in piena rivoluzione, mettendo in luce uno dei periodi più complicati di questo grande popolo.

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Grazie a questa serie saremo in grado, non solo di passare piacevoli momenti in spiaggia, ma anche di comprendere al meglio un lasso di tempo da molti completamente ignorato. Tale arco di tempo ha influito più di ogni altro sulle sorti del paese, mettendo in luce il passaggio fra “l’esser ottomani” e “l’esser turchi”. Davvero affascinante, specie per chi ama questo grande paese. Se volete iniziare, vi consigliamo però di partire da “Come la ferita di una spada”, primo episodio del suddetto quartetto. Ringraziamo infinitamente la casa editrice Edizioni E/O per averci inviato questo libro, un regalo meraviglioso.

“La terra dei gelsomini” di Gilbert Sinouè

Uno dei primi scrittori con i quali ci siamo approcciati al Medio Oriente. In questo suo romanzo, Sinouè ci porterà all’imminente crollo dell’Impero Ottomano, concentrandosi però sui problemi che sorsero per gli arabi, divisi per la prima volta dopo secoli di unità. Lo scrittore franco-egiziano andrà infatti ad affrontare l’accordo di Sykes-Picot, con il quale Francia ed Inghilterra si spartivano i territori arabi del Medio Oriente. Il romanzo parte dall’affermazione di Mark Sykes:

“Gli arabi non esistono, sono solo un miserabile aggregato di tribù, piccole fazioni gelose le une delle altre e incapaci di coesione”

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Per poi raccontare proprio le vite di 4 famiglie arabe che in questi luoghi vivevano. Un testo eccezionale per prospettiva storica e bellezza, un libro potrà darci una visione più completa degli effetti della I Guerra Mondiale, assolutamente la più catastrofica delle due.

“I dannati della terra” di Frantz Fanon

Concludiamo con il più grande testo mai scritto sulla decolonizzazione delle menti, un libro che ogni nostro lettore dovrebbe avere. Fanon fu un medico di Martinica che, inviato dai francesi in Algeria, passò con i rivoltosi, diventando ben presto uno dei simboli della lotta anti-imperialista. Questo testo, in particolare, è considerato da molti come una summa del suo lavoro, qualcosa di tanto forte da ispirare personaggi quali Malcolm X, Steve Biko, Ali Shahirati, Che Guevara e tanti altri. Il ruolo di questo autore nel combattere la colonizzazione è stato ed è tutt’oggi più centrale che mai, proprio per questo il suo libro è un must per chiunque adori la giustizia e la libertà, specie all’infuori dei confini europei.

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Speriamo che la lista vi sia piaciuta, in questi giorni avremo tanti “5 per l’estate”. Fra qualche settimana vi anticipiamo che dovrebbe uscire qualcosa a tema Rom, i più discriminati d’Italia.  Seguiteci sulla nostra pagina facebookSpotifyYouTubeTwitter e Instagram, oppure sul nostro canale Telegram. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente.

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