I mongoli

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Una piccola presentazione ai mongoli, popolo leggendario del cui vi parleremo in questi giorni. Dai lontani monti dell’Altai fino alla calda Delhi, un piccolo riassunto della lunga epopea mongola

Gengis

Conosciuti fin dall’alba dei tempi per la loro indole guerriera e la loro incredibile resistenza a caldo e freddo, i mongoli riuscirono a formare il più vasto impero che la storia ricordi, con una superficie di 26 milioni di km quadrati. Un risultato che li iscrisse di diritto nella storia e nella cultura di buona parte del mondo conosciuto, influenzandolo per sempre. Dopo l’avanzata mongola, infatti, tutta l’Asia si trasformerà radicalmente e solo la morte fermò le infinite brame di Gengis Khan verso l’Europa.

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Un mongolo

 Del grande condottiero parleremo mercoledì con il libro “Il conquistatore dei mondi” di René Grousset, sta di fatto che l’impatto che ebbe questo popolo fu immenso e i risultati sono ancora ben visibili oggi sotto svariati ambiti.

Turco-mongoli

La vicinanza culturale turchi e mongoli, originari entrambi dei monti dell’Altai, farà sì che le loro usanze e costumi non si disperdano, trovando anzi un alleato fedele e solido. Una volta morto il grande condottiero, infatti, l’impero tenderà sempre di più dividersi, trovando nella Cina un preziosissimo modello a cui uniformarsi. I restanti possedimenti, però, tendettero invece a fondersi sempre di più con le popolazioni autoctone, dando origine a popoli nuovi e dalle caratteristiche miste, in grado di prendere il posto dei loro predecessori.

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Timur, italianizzato in “Tamerlano”

Da questo punto di vista, Tamerlano rappresenta sicuramente l’esempio perfetto di unione fra cultura turco-mongola e iraniana, ponendosi de facto come unione fra i 2 mondi. Di origine mongola e (probabilmente) persiana, riuscì in soli 25 anni a creare uno degli ultimi grandi imperi dell’Asia Centrale, facendo fiorire Samarcanda e ponendo salde radici culturali in quest’area.

Da Tamerlano all’India

Probabilmente è però nel subcontinente indiano che sono maggiormente visibili tracce del popolo mongolo, in Pakistan, ad esempio, Khan è in assoluto uno dei cognomi più comuni. Ciò è dovuto alla nascita di un ultimo grande popolo di origine mongola: i moghul che domineranno l’area fino all’arrivo degli inglesi. Giunti in India con Babur, discendente diretto di Tamerlano, questi riuscirono in breve a conquistare tutto il continente, fornendo al paese alcuni dei più belle costruzioni che la storia ricordi.

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Il forte di Lahore, in Pakistan

Un esempio banale è il Taj Mahal, ma sono moltissime le opere di questo livello sparse fra India, Pakistan, Bangladesh e Afghanistan.. Per le condizioni da cui il popolo mongolo è partito, rappresenta, assieme ai turchi, l’esempio più grande e vistoso di evoluzione culturale. Pochi sono infatti i popoli in grado di mutare a tal punto il proprio destino, riuscendo a mantenere, davvero, intatta la loro indole e adattandosi ad ogni nuovo imprevisto, indomabili come pochi nella storia.

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