Cetrioli, come acqua nel deserto

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Iniziamo la nostra rubrica dedicata ai sapori dal Corano con un vegetale che ci ha sorpresi per storia e potenzialità: il cetriolo. Quest’ortaggio, composto da circa il 96% di acqua, si è rivelato da sempre fondamentale per reidratazione e cura della pelle, trasformandosi in tentazione per gli ebrei nel loro viaggio con Mosè.

Dall’India al Mediterraneo

Il cetriolo è originario dell’India ma fin da circa 3000 anni viene coltivato in gran parte del mondo, rimasta affascinata dalle sue incredibili capacità. L’ortaggio era già conosciuto da ebrei e sumeri, tanto da esser citato sia nella Bibbia che nell’epopea di Gilgamesh, ma furono i greci ad introdurlo per primi in Europa. Nel mondo ellenico acquisì ben presto grande fama e divenne in breve tempo colonna portante di molti piatti della cucina locale, fra cui la celeberrima salsa Tzatziki.

Cetrioli

Furono i romani, però, i suoi più grandi estimatori in assoluto. L’imperatore Tiberio ne fu tanto ghiotto, da far costruire piccole serre apposite, guai rinunciare al suo sapore. Il grande amore si diffonderà poi anche in Oriente, diventando un vero e proprio simbolo sacro. Il buddismo Shingon prevede infatti una cerimonia in cui i fedeli pregano per passare l’estate in buona salute come il cetriolo. Particolare che la pratica sia antichissima, tanto da esser ricollegata addirittura al fondatore di questa branca, Kukai, vissuto prima dell’anno mille.

Sognando l’Egitto

I cetrioli vengono citati in brano molto particolare del Corano, nel quale gli ebrei fuggiti assieme a Mosè iniziano a lamentarsi per le pessime condizioni alimentari alle quali vengono sottoposti durante il viaggio. Dopo tanto aver pellegrinato nel deserto, si fa in loro sempre più forte il desiderio di provare frutti e sapori passati, in modo da poter godere di questi aromi quasi dimenticati.

Cetrioli
Juz 1, Surat Al Baqara, vv.61

La reazione di Mosè non si farà attendere e si manifesta in modo forte e diretto. Il profeta accusa infatti i suoi compagni di esser troppo deboli ai piaceri della carne e troppo poco a quelli del cuore, preferendo (quasi) una vita passata in schiavitù, rispetto ad attendere la ricompensa del proprio Signore.

Cetrioli, idratanti più che mai

La richiesta di cetrioli, in particolare, potrebbe essere dovuta ad alcune delle proprietà di questo vegetale, riconosciute persino al tempo dei faraoni. Il frutto è infatti composto per il 96% di acqua, cosa che, dopo un viaggio di mesi nel deserto, lo rende senza dubbio uno degli alimenti più ambiti per recuperare velocemente energie e liquidi. Questa sua proprietà si collega anche con gli incredibili benefici che dona alla pelle, specie in luoghi secchi quali Egitto e Giudea.

Cetrioli

Oltre alla grande presenza di h2o, però, è da sottolineare anche la grande presenza di: sali minerali, amminoacidi e delle vitamine C e K; quest’ultima in particolare svolge una grande funzione anticoagulante, elevando la pianta ad una sorta di piccola panacea del deserto.

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