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Concetto fondamentale nell’Islam è il potere riservato all’essere umano, unico reale artefice del proprio destino. Per cambiare il mondo, però, è necessario cambiare prima il proprio cuore, unico modo per accedere a tratti sconosciuti di sé.
Cambiare sé stessi per cambiare il mondo
Un versetto che mette in luce una profonda verità, molto spesso ignorata nella speranza di un “Dio maggiordomo” che risolva istantaneamente i nostri problemi. Allah, in questo suo passaggio, ci mette invece in mostra il percorso che il credente deve affrontare se vuol davvero trasformare il suo futuro: cambiare interiormente.

Sulla questione in molti si sono messi a dibattere, creando un messaggio di fondo tanto potente da attraversare secoli e culture. Come dissero i romani: “errare humanum est perseverare autem diabolicum”, errare è umano, perseverare è diabolico. Questo stesso processo è visibile anche nel versetto, naturalmente qui con uno sfondo di religione che ne eleva il significato. Se si desidera davvero cambiare le proprie sorti, la trasformazione interiore è qualcosa che va accettata e compiuta, costi quel che costi. Richiede naturalmente più sacrificio e fatica di un cambiamento esteriore, i suoi benefici sono però assoluti e duraturi; questo perché al termine saremmo noi per primi ad esser diversi, affrontando i problemi in maniera innovativa e scoprendo nuovi lati di noi stessi. La totale assenza di ipotesi, poi, ci mostra ancor di più quanto questo concetto sia solido e inscalfibile, verità unica ed immutabile per l’umanità intera.
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