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Una nuova spezia giunge alla nostra tavola e questa volta si tratta di un vero e proprio “fiore d’oro”. Lo zafferano è tutt’oggi uno degli ingredienti più pregiati e conosciuti al mondo sia per l’aroma, sia per la celeberrima colorazione gialla, adorata sin dall’alba dei tempi.
Dall’alba dei tempi
Lo zafferano è una delle spezie più conosciute e ricercate della storia dell’umanità, con documenti che ne attestano la sua coltivazione fin dall’alba dei tempi. Proprio per questo, ad oggi non si conosce ancora l’originaria specie selvatica di questa pianta, sulla cui storia ancora si dibatte. Il nome “zafferano”, comune in molte lingue, ci fa però supporre che la sua storia cominci nel Vicino Oriente, in un’area compresa fra Mesopotamia e Persia. Questo termine sembra derivi infatti dal termine arabo زَعْفَرَان za’faran, a sua volta derivante dal persiano zaafara e che vuol dire “fiore con petali dorati”.
Molto interessante anche l’origine del nome latino, croco, che ha profonde parentele con il nome “curcuma”. Inoltre ne veniva documentata l’esistenza già in un trattato di botanica babilonese del 700 a.C.
La spezia più cara al mondo
Vista la sua incredibile difficoltà di estrazione e il numero di fiori necessari, lo zafferano è stata da sempre considerata una vera e propria “spezia d’oro”, con prezzi che si aggirano serenamente sui 12’000 € al kg. Il prezioso ingrediente si ricava infatti dagli stigmi del fiore, i quali vanno raccolti a mano e in brevissimo tempo vista la breve fioritura. Inoltre, producendo l’Iran il 90 % di tutto lo zafferano mondiale, i recenti scenari geopolitici hanno contribuito al suo definitivo salto di prezzo.
Fattori che non hanno però scoraggiato i suoi estimatori, rendendo ancora più evidente l’analogia fra colorazione e pianta, leggendaria da sempre. Questa spezia è infatti stata utilizzata da sempre come colorazione del divino, tanto che in buona parte dell’Asia viene quotidianamente utilizzata in templi e durante particolari rituali.
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