Juz 5: Chi emigra

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Un versetto che racconta moltissimo dell’Islam e della Storia umana e che, proprio con i recenti avvenimenti “politici”, trova nuova linfa e significato…

Chi abbandona la sua casa come migrante

Quello di oggi è un versetto centrale sia se si pensa all’attuale situazione migranti sia, più semplicemente, all’intera Storia umana e della fede. Il detto “nemo propheta in patria” in questo caso si abbina alla perfezione e, in un certo senso, racconta anche come si sono diffuse le religioni monoteistiche nel mondo. Basti pensare al suo capostipite, Abramo, che dovette emigrare dalla sua terra per seguire il volere di Dio e trovare così la “patria promessa”. Gli esempi naturalmente non si fermano qui, alla lista dei “migranti” si aggiungono infatti figure dal valore senza pari quali Mosè e perfino lo stesso Gesù prima di nascere.

Migranti
Juz 5, Surat An Nisaa, vv. 100

Nell’Islam, in particolare, il ruolo del migrante e quasi sacro e si ricollega molto alla sua storia. Per chi non lo sapesse, i primi musulmani furono costretti a fuggire da Mecca in seguito a feroci persecuzioni subite dai politeisti, trovando rifugio dal negus etiope. Quest’ultimo, affascinato dalla vicinanza fra le due fedi, decise di respingere le richieste meccane, donando ai credenti un primo angolo di pace, lontano da violenza e barbarie. Un episodio fondamentale della storia islamica che, proprio con i recenti avvenimenti “politici”, trova nuova linfa e significato…

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