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Per parlarvi dell’asprezza della vita, abbiamo scelto di portarvi il nuovo libro di Mehdi Asadzadeh, “L’ariete”, un libro in cui pessimismo e speranza si uniscono, mostrandoci il volto del nuovo Iran.
L’ariete
Hamed è un ventenne di Tehran che, come tanti suoi coetanei, sta facendo il servizio militare. Un giovane ariete testardo, impulsivo e passionale, che non riesce a dimenticare l’ex ragazza, Samira, con cui aveva condiviso un’infinità di pomeriggi strampalati, passati a bazzicare tra teatri e librerie dell’usato o a visitare vecchi santuari e cimiteri. Quando viene a sapere che lei si sta per sposare con il nuovo fidanzato, perde la testa e abbandona la caserma senza permesso. Ha così inizio una giornata rovinosa e rocambolesca, in cui insegue il miraggio di riconquistarla presentandosi di sorpresa al matrimonio con una collezione di libri rari come regalo. Per comprarli, però, ha bisogno di un bel po’ di soldi, che al momento non ha…
Giovani iraniani
Il romanzo di Asadzadeh ci mostra la realtà dagli occhi dei giovani iraniani, spesso bloccati in un limbo di pessimismo e fantasia. Il protagonista del libro, Hamed, in questo è rappresentazione assoluta: udito l’imminente matrimonio di un vecchio amore, lascia il servizio militare per acquistare libri rari, grazie ai quali, sicuramente, riuscirà ad ottenere la mai tanto ambita mano. Ad una visione particolarmente ottimista del futuro, però, se ne aggiunge una assolutamente pessimistica della quotidianità, con un tragico passato che è presente ma mai volutamente messo a fuoco.

Asadzadeh ci porta in una realtà per certi versi molto simile a quella della nuova letteratura egiziana, nella quale questa condizione è estremamente e costante, quasi da diventare un mantra. Le differenze fra i due mondi sono però evidenti e proprio per tale motivo la condizione che ne viene fuori è estremamente affascinante, indice di un modo di pensare comune che si fa sempre più vivo con il passare degli anni.
Imponente Teheran
Una delle caratteristiche che più ci ha colpito è stato il modo particolare di raccontare la capitale iraniana. Nel suo girare frenetico, infatti, Hamed ci porterà ad esplorare in fretta e furia una delle città più grandi e complesse al mondo, mettendo in luce dettagli davvero interessanti. Oltre alla complessità etnica, ci ha infatti stupito l’eleganza e l’imponenza che Teheran ha da offrire. Basti pensare la sua prossimità con i monti Elburz, leggendaria catena montuosa in cui svetta il Damavand, il picco più alto del Medio Oriente. Un particolare che verrà spesso mostrato nel romanzo e che sarà solo uno dei dettagli su quest’incredibile città.

A concludere la nostra settimana con pazienza e saggezza, domani avremo il piacere di presentarvi Ponte33, la casa editrice di “L’ariete”, l’unica ad occuparsi di letteratura persiana in Italia. Seguiteci sulla nostra pagina facebook, YouTube e Instagram, ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente.

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