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Dopo avervi parlato della più grande voce di Cabilia, continuiamo la rassegna algerina con un’altra grande espressione di questo popolo: la JS Kabylie, la squadra più titolata del paese e da sempre espressione del popolo amazight/berbero
Il club più titolato d’Algeria
Il club nasce nel 1928 con il nome di RC Kabylie, diventando così la prima associazione calcistica con base a Tizi-Ouzou, capoluogo della Cabilia. Questa regione algerina è da sempre stata contraddistinta da una fortissima resistenza all’invasore straniero, proprio per paura di ciò, la fondazione della squadra venne a lungo osteggiata dal governo francese. Sarà solo nel 1946 che il club vedrà finalmente la luce con il suo nome attuale, il JSK dovrà però attendere gli anni successivi alla Rivoluzione per ottenere dei risultati degni di nota.
A partire dal “68, il club vide una crescita senza pari, passando dalla 3° serie alla vittoria del primo titolo in soli 5 anni, continuando la serie di successi sia a livello nazionale che internazionale. Nel 1981 riuscirà infatti a vincere la sua prima Champions League africana battendo in finale i congolesi dell’AS Vita e confermandosi così come una delle realtà più interessanti dell’intero continente. Negli anni il JS Kabylie diventerà, per distacco, la squadra più titolata di sempre in Algeria, riuscendo a vincere il suo 14° campionato nel 2009 e vantando ben 6 successi a livello continentale, risultato mai raggiunto prima d’ora nel paese.
Fierezza amazigh
Il club è diventato, nel corso degli anni, vera e propria rappresentazione popolare dei berberi e in particolare dei cabili, per i quali divenne a lungo l’unica forma espressiva possibile. Sotto i presidenti Ben Bella e, sopratutto, Houari Boumédiène questo popolo subì una repressione fortissima, volta ad un’arabizzazione forzata e imposta, mai accettata dal fiero popolo berbero. Proprio per via della censura, il tifo per il JS Kabylie divenne una grande valvola di sfogo, il cui ruolo venne facilitato dalle moltissimi successi ottenuti. Lo stesso nome del club viene talvolta letto come “Je suis Kabyle”, motivo per cui, dopo la finale vinta dalla squadra nella capitale alla presenza di Boumédiène, quest’ultimo decise di cambiarle il nome.

I risultati non furono esaltanti e, dopo ben 2 rinominazioni poco riuscite, si tornò al definitivo JS Kabylie, portato ancora oggi con orgoglio. Negli anni, la fama del JSK è diventata tanto grande da avere svariate canzoni ad essa dedicate da parte dei più grandi cantanti berberi e, in particolar modo, cabili. Impossibile non citare gli omaggi di Lounis Aït Menguellet e di Lounès Matoub, due delle più grandi figure artistiche della regione, innamorati follemente di questo club.
Domani continueremo la rassegna dedicata all’Algeria con i Tinariwen, il più grande gruppo tuareg della storia. Seguiteci sulla nostra pagina facebook, YouTube e Instagram, ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente. Leggi l’articolo anche su Soccer Illustrated