Period. End of Sentence

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Period. End of Sentence, disponibile anche su Netflix Italia, racconta la lotta emancipatrice di alcune donne indiane, battaglia con protagonista gli assorbenti, uno dei più grandi tabù del paese.

Period. End of Sentence

Il cortometraggio documentario segue un gruppo di donne a Hapur in India, mentre imparano a utilizzare una macchina che produce assorbenti biodegradabili a basso costo, che vendono ad altre donne che non se li possono permettere. Ciò non solo aiuta a migliorare l’igiene femminile fornendo accesso ai prodotti di base, ma sostiene e dà alle donne la possibilità di eliminare in India un tabù sulle mestruazioni, contribuendo nel contempo al futuro economico della loro comunità.

Un’invenzione necessaria

Il documentario è davvero godibile e, per quanto l’argomento trattato sia comunque molto delicato ed intimo, non punta alla compassione, ma a mostrarci un problema reale, pesante ma risolvibile. In alcune zone rurali dell’India, infatti, solo il 10% delle donne utilizza gli assorbenti, utilizzando il più delle volte dei panni che potrebbero generare malattie ed infezioni gravi, specie per la delicatissima zona in cui va applicato.

mestruazioni

Il grande passo in avanti si deve a Arunachalam Muruganatham, l’imprenditore indiano che, sconvolto dalle condizioni igieniche della moglie, ha prodotto una macchina in grado di produrre assorbenti a bassissimo costo. Grazie a lui l’uso di questo prodotto sta crescendo, incrementando la percentuale delle sue utilizzatrici ad oltre il 50%.

Donne organizzate

Molto dolce ed interessante anche la parte relativa all’organizzazione per la produzione. La fabbrica è infatti completamente gestita da alcune donne intraprendenti che hanno saputo coinvolgere nell’impresa anche mariti e genitori, molti dei quali inizialmente perplessi all’idea, diventati in breve un supporto alla battaglia.

mestruazioni
Sneh, una delle protagoniste del documentario

Molto interessante anche l’impatto che le mestruazioni hanno da un punto di vista sociale. Nell’Induismo, così come nell’Islam, le donne non sono considerate “pure” quando hanno il mestruo e questo corrisponde ad un’esclusione sociale, tanto sviluppata quanto più è povero il villaggio. Durante questo periodo, ad esempio, non possono pregare, inoltre andare a scuola con questo tipo di perdite può rivelarsi spesso tanto imbarazzante da farle rinunciare all’istruzione. Ancor di più, allora, quella dell’assorbente si rivela una battaglia cruciale per il futuro delle donne indiane, un futuro però, per il quale c’è una speranza. Un documentario consigliatissimo, soprattutto agli uomini, una rivoluzione sessuale che è necessario si concludi il prima possibile in gloria.

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