This article is also available in:
English
Nella serata che precede gli Oscar, ci sembrava interessante portarvi quello che è considerato il miglior film del cinema egiziano. Al Mummia, il capolavoro di Shadi Abdel Salam, è un film senza tempo, capace di stregarvi, incatenandovi allo schermo oggi come 50 anni fa.
Al Mummia
Nel 1881 un egittologo si accorge delle depredazioni delle tombe dei faraoni presso Tebe. Organizzata una spedizione, l’uomo scoprirà che a Luxor i membri di una tribù vivono da secoli commettendo questi furti e quando il loro capo muore i suoi due figli eredi si rifiutano di continuare le scorrerie. La successiva scomparsa di uno degli eredi, porrà l’altro davanti ad un atroce dubbio: confessare il misfatto e lasciar morire di fame la tribù, o sottostare alle antiche tradizioni del suo popolo.
Uno stile unico
Il film è considerato il vero e proprio capolavoro del cinema arabo-egiziano e non è un caso. Colpisce fin da subito la solennità presente in tutto il film, un’atmosfera che serve a mettere in miglior luce il dubbio che coglierà il protagonista, Wanis, durante tutta la pellicola. Il dubbio è infatti perno assoluto del film e lo si può notare anche ad alcune azzeccatissime scelte visive.

Pur essendo girato a colori, infatti, prevarranno soprattutto il bianco e il nero con rarissime eccezioni. Un modo di mostrare anche internamente gli stati d’animo del giovane protagonista. Coloro che lo tenteranno saranno poi rappresentati come vere e proprie sorte di “diavoli”, dando a Wanis un ruolo, per certi versi, simile a Gesù nel deserto.
Reperto italo-egiziano
Il film è ispirato a fatti realmente accaduti nella cittadina di Kurna, nell’Alto Egitto, e questo rende il tutto ancora più interessante. Al Mummia è un vero e proprio manifesto di come sia cambiata la vita nel paese, diventando così un reperto importantissimo per quanto riguarda la sua storia.
Una curiosità molto interessante riguarda poi la sua produzione, assolutamente italiana. Il produttore del film fu infatti Roberto Rossellini, mentre la colonna sonora venne curata dal compositore milanese Mario Nascimbene, uno dei migliori compositori in assoluto del cinema italiano e mondiale.
50 anni e non sentirli
Il film compie 50 anni proprio nel 2019 eppure, come le piramidi, sembra non aver avvertito minimamente il peso del tempo. Al Mummia vi terrà incatenati davanti allo schermo, affascinati dalle immagini dell’Alto Egitto dei faraoni e tormentati dalla scelta di Wanis che sarà comunque sofferta più che mai. Non a caso il miglior film della storia egiziana. Qui il link al film su YouTube.

Seguimi su facebook, Spotify, YouTube e Instagram, oppure sul canale Telegram; trovi tutti i link in un unico posto: qui. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente