Radio Bari, la prima radio italo-araba

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Ieri c’è stata la Giornata mondiale della radio e ci tenevamo comunque a celebrare, seppur in ritardo, questa nostra scoperta. Radio Bari fu la prima emittente a comunicare fra le due sponde del Mediterraneo, storico esempio di vicinanza fra mondo arabo e italiano

Radio Bari

Radio Bari venne inaugurata per la Fiera del Levante del 1932 e divennero subito palesi i suoi intenti di essere “la radio del Mediterraneo”. L’emittente era infatti nata per precisa volontà di Mussolini nel tentativo di espandere l’egemonia culturale italiana anche agli altri popoli del Mediterraneo, con un occhio di riguardo verso gli arabi.

Radio Bari

Fin dal 1933 vennero infatti portati programmi in diverse lingue, fra cui il turco, il rumeno e l’albanese. Fu però l’arabo ad assumere un ruolo prominente nella programmazione e nella direzione. Vennero infatti assunti alcuni dei più importanti arabisti e orientalisti dell’epoca (fra cui il direttore Enrico Nunè, Carlo Belli e Muhammad Kurd Ali, fondatore dell’Accademia araba di Damasco) e le programmazioni si adattarono sempre di più ai gusti arabi.

Mezza propaganda fascista

Il programma in arabo andava in onda alle 19 italiane, inizialmente a giorni alterni alterni e poi quotidianamente, e portava la cultura, la musica e le notizie dall’altra sponda del Mediterraneo. Per quanto la radio divenne un vero e proprio punto di riferimento culturale, al punto da far intervenire persino un giovane Habib Bourgouiba, non si riuscì mai a distanziare troppo dal fascismo italiano.

Radio Bari
Un giovane Habib Bourguiba, futuro capo di Stato tunisino

L’emittente era infatti nata secondo il preciso disegno di Mussolini di “sostituirsi” alle potenze coloniali e non quello di “liberare” le colonie. Questo dettaglio è molto importante, in quanto fu quello che non permise mai a Radio Bari di fare il “salto di qualità”. Con l’arrivo della Seconda Guerra Mondiale, iniziò poi il suo inevitabile crollo.

La fine in gloria

Con l’arrivo di quest’ultima l’informazione divenne sempre meno precisa e sempre più antisemita, questo con il fine di aizzare le popolazioni arabe contro gli Alleati, inventando improbabili unioni fra loro e il popolo ebraico. Con l’arrivo degli Alleati però, Radio Bari si riscattò, diventando una importantissima fonte di notizie per la Resistenza. Il ruolo di questa emittente fu tanto grande che ancora oggi viene ricordata con una targa a Bari.

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