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Proprio ieri si celebrava l’anniversario dell’incoronazione di Abd al-Aziz ibn Al Sa’ud come re dell’Hijaz e, conseguentemente, dell’intera Arabia, da allora rinominata Saudita. Un personaggio chiave per il ruolo che ebbe nella nascita dell’odierno Medio Oriente.
La conquista del Najd

Abd al Aziz nacque nel 1876 a Riyadh, la capitale della regione del Najd. La sua dinastia aveva già cercato più volte di fondare un regno arabo-saudita nella regione ma senza mai riuscirci. Nel 1890 la città venne conquistata dagli Al Rashid, antica famiglia rivale, questo costrinse Abd al Aziz a rifugiarsi in Kuwait dove attese per quasi un decennio. Dal 1901 iniziò una serie di raid nei suoi precedenti territori che si conclusero un anno dopo con la riconquista di Riyadh.
Gli Al Rashid fecero allora richiesta di aiuto militare agli ottomani che risposero prontamente. I sauditi però non si persero d’animo e nel 1906 l’esercito ottomano-rashida venne sconfitto definitivamente nella battaglia di Rawdat Muhanna.
Arabia Saudita
Nel 1912 Al Sa’ud fondò gli Ikhwan, una milizia religiosa wahhabita che aumentò notevolmente la sua influenza nella regione, garantendosi così anche appoggio religioso. Durante la Prima guerra mondiale iniziò a stringere accordi con l’Impero britannico, che all’epoca stava cercando di stabilizzare la regione, sostenendo però la dinastia hashemita di Mecca e Medina. Al Sa’ud approfitto allora delle risorse ottenute per eliminare definitivamente gli Al Rashid rimasti, ampliando così ulteriormente il proprio territorio.

Questo gli permise di rinegoziare gli accordi con l’Inghilterra, rendendo ufficiali le sue conquiste in cambio del riconoscimento dei territori britannici sul Golfo Persico. Nel 1925 le forze di Al Sa’ud presero definitivamente La Mecca e un anno dopo l’Arabia divenne ufficialmente saudita.
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