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Abbiamo pensato di proporvi qualcosa di diverso, pensavamo di parlarvi delle origini anatoliche di San Nicola, ma poi abbiamo trovato Amu Nowroz, il “Babbo Natale” persiano.
Amu Nowroz

Il personaggio è legato a doppio filo con la millenaria festività persiana del Nowroz, la quale simboleggia il passaggio all’anno nuovo e che si celebra appunto durante l’equinozio di primavera. Amu Nowroz vuol dire appunto “zio Nowroz” e proprio durante quel periodo fa la sua comparsa nelle strade assieme al suo fido Haji Firuz, che rappresenta anche il suo opposto.
Il primo infatti simboleggia l’anno passato che, carico di regali, sta scomparendo, al contrario il secondo è l’incarnazione del giovane pieno di energia e di richieste per l’anziano.
Haji Firuz, Arlecchino di Persia
Se Amu Noworz è di fatto molto simile al suo corrispettivo europeo, questo non suo può dire per la figura di Haji Firaz, appartenente ormai ad un ruolo che in Occidente è sempre più raro: il buffone.

Un’altra versione del suo nome è infatti Khwaja Piruz, che vorrebbe dire “padrone vincitore” ma che, proprio per questo, rende il personaggio comico. Con il volto di fuliggine e un tamburello in mano, sta a simboleggiare, lo schiavo che, una volta all’anno, si può dire libero dagli obblighi verso il suo padrone e proprio per questo è tanto gioioso. Una funzione molto simile la si può ritrovare anche in Occidente con il Carnevale che, per secoli, proprio tale evento stava a simboleggiare. Tradizioni antichissime che si incrociano, attraversando ogni confine, sia esso fisico o di storia.
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L’ha ribloggato su Rajah Al Hurrae ha commentato:
https://www.youtube.com/watch?v=9QJmRGQCG70