Islam Said e lo stile diwani

This article is also available in: English

Volevamo ritornare un po’ alla lingua scritta e, dopo avervi parlato di musica, siamo andati ad intervistare una delle più grandi promesse della calligrafia araba in Italia. Abbiamo l’onore di presentarvi: Islam Said.

K: Quali sono le radici del tuo amore per la calligrafia?

I: Fin da piccolo ho sempre amato la calligrafia araba. Le parole del Corano scritte in stili diversi e abbellite mi trasmettevano sempre serenità e pace.

K: Diverse delle tue opere sono in diwani jali, tutt’ora uno dei più apprezzati al mondo. Parlaci un po’ di questo incredibile stile e di cosa rappresenta per te

Islam Said
“Cerca, con i beni che Allah ti ha concesso, la Dimora Ultima.[…]” Corano, Al Qasas vv.77 Stile Diwani Jali

I: Lo stile diwani è sempre stato il mio preferito, perché è più curvilineo, labile e “morbido” alla vista, diversamente da altri stili che sono più rigidi. Il Jali, in particolare, è uno stile decorativo, che ai tempi dell’impero ottomano era utilizzato per inviare lettere particolarmente importanti dal o al Sultano, quindi pochi avrebbero avuto la possibilità di leggerla, anche nel caso di smarrimento. Esso è infatti uno stile molto curvo e pieno di intrecci tra le parole, ma è proprio questa la bellezza di questo stile: Si possono riempire forme di quasi ogni tipo inserendo frasi o versetti di corano scritti in quello stile.

K: Abbiamo visto che hai incontrato ad Istanbul Zaki Al Hashimi, uno dei maestri di quest’arte. Raccontaci com’è andata

Islam Said
Islam Said con Zeki Al Hashimi ad Istanbul

I: Prima di andare a Istanbul avevo scoperto che un mio conoscente era compagno di università del Maestro Zeki, e sono riuscito a mettermi in contatto con lui attraverso quella persona. Quando sono andato a Istanbul l’ultima volta ho avuto il piacere di incontrarlo, e di conoscerlo di persona. Una persona immensa, e un grandissimo Maestro di calligrafia. Quando l’ho visto mi ha accolto come se mi conoscesse da tanti anni e abbiamo avuto modo di parlare a lungo. Non avendo mai avuto un maestro che mi seguisse durante il mio percorso, gli ho chiesto tutti i consigli per poter migliorare sempre di più, per arrivare un giorno ad essere un calligrafo come lui. E’ stata una delle esperienze più bella che io abbia mai fatto in questo percorso, e tutt’ora lo ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e mi dedica tutt’ora.

K: Dalla tua esperienza, com’è percepita la calligrafia arabo-islamica in Italia?

I: La calligrafia, come l’arte medio-orientale in generale, è ancora un campo pressoché inesplorato, quindi bisognerebbe iniziare a diffondere questa bellissima arte, cercando innanzitutto di trasmettere la bellezza del suo significato e della sua storia, incisa profondamente nella cultura islamica.

Ringraziamo molto Islam per l’intervista, volevamo portare da un po’ la sua arte sul nostro sito e siamo ancor più entusiasti che questo sia avvenuto proprio durante una settimana tanto speciale. Qui trovate i suoi social: Facebook e Instagram . Seguiteci sulla nostra pagina facebookSpotifyYouTubeTwitter e Instagram, oppure sul nostro canale Telegram. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente.

Lascia un commento