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Per celebrare una delle più importanti festività ebraiche, Medio Oriente e Dintorni vi propone 3 giorni a tema. Cominciamo allora a parlandovi proprio dell’Hanukkah, la festa delle luci.
Le origini della festa
La nascita della festa si colloca circa nel II secolo a.c., gli ebrei erano appena riusciti a scacciare i greci dalle loro terre, a dei costi però durissimi. Il tempio di Gerusalemme era infatti stato devastato dagli invasori ed erano quasi esaurite le scorte di olio sacro. Secondo il rituale infatti la menorah (il candelabro a 7 braccia) doveva essere costantemente rimanere acceso con olio di oliva puro, ma le scorte bastavano solo per un giorno. Fu allora che avvenne il miracolo di Hanukkah.
I sacerdoti asmodei preparano infatti una menorah fatta di ferro e stagno che riuscì a consumare il poco olio rimasto in 8 giorni, il tempo di crearne di nuovo.
La celebrazione
La festa dura 8 giorni, inizia il 24 del mese di kislev e termina o il 2 o il 3 del mese di tevet. Durante l’Hanukkah gli ebrei utilizzano un particolare candelabro a 8 braccia chiamato Chanukkiyah. Ogni giorno si accende un nuovo lume che va posizionato a partire da destra ma accese da sinistra a destra. La candela nel centro si chiama Shammash e deve rimanere sempre accesa per accendere tutte le altre.
Altri oggetti tipici della tradizione sono la trottola a 4 facce chiamata sevivon e i dolci sufganiot. Il primo presenta sulle facce le lettere dell’alfabeto ebraico (nun, ghimel, hei e shin) che sono le iniziali della frase “nes gadol hayà sham“, “un grande miracolo è avvenuto lì” che fa riferimento proprio al miracolo di Hanukkah. I sufganiot invece sono dei dolci che vengono associati alla tradizioni in quanto fritti nell’olio in ricordo del miracolo, da questi sembra siano derivati i famosi krapfen tedeschi.
3 giorni dedicati
Speriamo che l’articolo vi sia piaciuto, i nostri 3 giorni continueranno con: le A-WA e “Qualcuno con cui correre” di David Grossman, se riusciamo vi portiamo anche una quarta sorpresa ma nessuno spoiler.
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