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Uno dei migliori videogame di sempre ci porta proprio in Medio Oriente sulle tracce della leggendaria Ubar (l’Iram coranica). In questo capitolo Nathan Drake ci fa scoprire i tesori di uno Yemen tanto bello quanto nascosto ai più. Doveroso in un momento tanto triste per la storia del paese ricordare le sue glorie, celebrate persino dall’altra parte del mondo.
Uncharted 3
Uncharted è una serie di videogames basati sulle avventure di Nathan Drake, archeologo d’avventura imparentato con il leggendario Francis Drake. Nel terzo capitolo della serie, uscito nel lontano 2011 per Ps3, il nostro eroe si metterà sulle tracce della leggendaria Iram delle colonne (nel gioco chiamata Ubar). Per farlo partirà in un’avventura senza precedenti toccando paesi come Francia, Siria, Inghilterra e Yemen.

Sarà proprio da quest’ultimo paese che Drake partirà per il leggendario deserto del Rub’ al-Khali dove, accompagnato da una banda di beduini, scoprirà i segreti che le sabbi del deserto celano.
Sana’a, da “Le mille e una notte”
Il gioco è tutt’oggi considerato uno dei capolavori della saga e della sua generazione in generale. Una trama emozionante piena di colpi di scena e location da sogno, un paradiso da vivi per ogni amante dell’avventura e del Medio Oriente che in questo gioco fa da padrone. Dopo una breve escursione in un castello siriano ci avventureremo infatti nella penisola arabica con destinazione Sana’a.

La città araba è probabilmente una delle immagini più belle nella storia dei videogame con le sue case caratteristiche che sembrano uscite da “Le mille e una notte”. Non a caso proprio in questa città Pierpaolo Pasolini decise di ambientare la sua versione cinematografica dell’opera araba.
Uno spettacolare insieme
Dalla città ci sposteremo poi nel deserto del Rub’ al-Khali (Il Quarto vuoto), il secondo più grande deserto di sabbia del mondo. Quest’ultima parte di viaggio sarà condita da incidenti aerei, beduini e spettacolari battaglie in città del deserto. Qui ci viene finalmente mostrata Iram in tutto il suo leggendario splendore.

Secondo la tradizione coranica infatti la città era la capitale della tribù degli ‘Ad. Quest’ultimi prosperavano grazie al commercio proveniente da tutta la penisola arabica, il loro rifiuto a seguire il profeta Hud li portò però ad un’indecorosa rovina. Nel videogioco la città diventerà preda di jinn e altre strane creature, trasformandolo in una sorta di El Dorado del deserto.
Un grande ricordo
Il gioco è senza dubbio uno dei nostri giochi preferiti di sempre e in più mette in luce un paese che, ultimamente, viene citato solo per le sue tragedie. Speriamo che mostrandovi queste immagini possiate ricordare tutti i tesori che lo Yemen e il suo deserto hanno da offrirci.

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