“Notti delle mille e una notte” di Nagib Mahfuz

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Il “post Le mille e una notte” di Mahfuz è una critica sociale di impatto e che vi farà viaggiare con la fantasia. In una Baghdad popolata di Jinn e folli scopriremo cosa ne è stato di Sharazade e di tutti i personaggi delle sue storie.

Notti delle mille e una notte

Dopo mille e una notte Shahrazàd è riuscita a salvarsi la vita: il sultano Shahriyàr ha accordato la grazia all’astuta Shahrazàd e l’ha presa in moglie. Ma del sultano che ne è stato? I racconti di lei sono riusciti a farlo diventare migliore? Notti delle mille e una notte inizia qui, dove finiva Le mille e una notte – il capolavoro letterario della cultura araba.

Nagib Mahfuz
Bazaar a Baghdad

Con la notizia delle nozze di Shahriyàr e Shahrazàd che fa esultare i sudditi: tutti infatti sperano che le arti di narratrice di lei abbiano intenerito il cuore di lui persuadendolo a governare secondo giustizia. Serviranno però mille e un giorno reali a far capire al tiranno, a proprie spese, quello che la fantasia e l’invenzione non gli hanno saputo insegnare. Sarà l’amministrazione quotidiana del regno a svelargli la vera natura dell’abuso della legge e del potere. E saranno persone in carne e ossa a fargli conoscere dal vivo i personaggi prima solo immaginati grazie ai racconti di Shahrazàd.

Stile Mahfuz

Nagib Mahfuz è senza dubbio uno dei nostri scrittori preferiti e nemmeno questa volta ci delude. In questo libro possiamo trovare tutto il “realismo magico d’Oriente”, racchiuso in un testo che solo il Nobel egiziano avrebbe potuto riproporre.

Nagib Mahfuz

La struttura del romanzo assomiglia moltissimo a “Il nostro quartiere”, tante piccole storie che, in questo caso, si intrecciano per formare un “quotidiano comune”. Mahfuz prende così gli elementi caratteristici delle sue opere per fonderli nel quadro generale de “Le mille e una notte” creando qualcosa di veramente unico.

La straordinaria quotidianità

Il vero tocco di stile si vede però nel come gli elementi fantastici (in questo caso principalmente Jinn) si inseriscono nella trama. La rassegnazione tipica delle opere di Mahfuz si vede all’ennesima potenza, i protagonisti sono infatti costantemente preda di ingiustizie e della volontà di queste creature, siano esse benevole o maligne. Ci vorrà un folle a sistemare la situazione e completare la critica dello scrittore nei confronti della società araba.

Nagib Mahfuz

Scegliendo come ambientazione la Baghdad de “Le mille e una notte” Mahfuz riesce a dare una svolta magica al suo lavoro. In “Notti delle mille e una notte” avete il realismo magico arabo, una realtà che ha accettato da tempo lo straordinario come quotidiano e che, proprio per questo deve conviverci.

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Questo articolo ha 0 commenti.

  1. Ho letto molto tempo fa “Il nostro quartiere” e mi era piaciuto molto. In effetti sarebbe ora di continuare a conoscere questo autore….

  2. Anghessa

    Sono daccordo con l’analisi,peccato che non sia sorretto da un editore(primario),ahime’lo scrittore ha necessita’di un adeguato “sistema”di accompagnamento,la solitudine dell’intellettuale non e’di questi tempi.

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