Nouri, il risveglio dalle tenebre

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In una giornata tanto speciale ha voluto dare il suo contributo anche Abdelhak Nouri. Il giocatore olandese di origine marocchina è in coma dal luglio 2017 ma proprio ieri ha dato segni di una ripresa.

Luglio 2017

8.07.17, questa la data dell’inizio dell’incubo per Abdelhak Nouri, sembra una partita come tutte le altre, un modo per mettersi in mostra nel pre-campionato. Ajax-Werder Brema, una partita che doveva essere come tutte le altre, al 71°, però, qualcosa cambia. Nouri si accascia a terra privo di coscienza, i compagni provano a svegliarlo, pensano che sia solo il troppo caldo o un po’ di stanchezza, Nouri però non si sveglia.

Nouri

È subito chiaro allo staff medico che la situazione non è come tutte le altre e ogni secondo che passa il pensiero si fa sempre più vistoso negli occhi della gente. Quando finalmente arriva l’ambulanza la folla è in lacrime. Sanno perfettamente che la situazione è grave e che potrebbero non rivederlo mai più, sicuramente non sui campi da gioco. Un talento della cantera dei lancieri che non potrà mai più mostrare al mondo il suo valore, un’occasione persa per l’intero calcio. E intanto dall’ospedale si hanno i risultati: aritmia cardiaca, Abdelhak è in coma.

Il miracolo

Passa più di un anno e Nouri non da segnali di ripresa, la vicende assume vicende internazionali, il mondo intero è scosso per la vicenda. Boateng gli dedica un’esultanza e Justin Kluivert una maglia, la situazione però continua a non migliorare.

Nouri

Il miracolo però c’è e non tarda ad arrivare: il 21 agosto 2018 Abdelhak torna finalmente a muoversi. Sono piccoli movimenti, sopracciglia che vanno su e giù e la testa che riesce a girarsi ma riconosce i genitori  ed è forse la notizia più importante. Purtroppo il campioncino di origine marocchina non tornerà mai a vedere i campi di gioco ma, proprio poco dopo una giornata tanto speciale, Nouri ha gridato al mondo che la sua battaglia non l’ha ancora persa e che non intende farlo. In bocca al lupo campione!

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