Saz, il rapper di Ramla

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Continuiamo con le belle scoperte made in Palestina, oggi è il turno di Saz, il rapper di Ramla, città israeliana al confine con la West Bank.

“Saz: The palestinian rapper for change”

Saz rappresenta uno dei volti più caldi dell’underground made in Palestina. Cresciuto a Ramla, città di confine, il giovane rapper ha dovuto da sempre confrontarsi con le proprie origini e la condizione di “immigrato nella propria terra“, tema principe dei palestinesi. Saz però ci ha messo del suo, portando la discussione ad un nuovo livello e con l’intenzione di fare “qualcosa di più”. Non a caso proprio il rapper di Ramla è stato protagonista  del documentario “Saz: The palestinian rapper for change”.

SAZ

Se infatti molti star palestinesi sono convinti che l’unico modo per risolvere il conflitto sia il conflitto stesso, Saz si è sempre espresso per soluzioni pacifiche, che riportino la Palestina ad essere la terra delle religioni, non dei popoli. Cresciuto nella strade della sua città, Sameh Zakout è riuscito ad utilizzare la musica come riscatto sociale, riuscendo così ad allontanarsi da violenza e droga, problema ancora pressante e legato alla povertà dei luoghi.

Hip Hop internazionale

Saz è stato poi uno dei pochi rapper palestinesi cresciuti in Medio Oriente e capace di fare il “Grande Salto”, impresa riuscita a pochissimi fra cui i DAM. Oltre al film infatti si possono contare collaborazioni con la rivista Rolling Stones e tanti concerti fra Europa e America per una fama che si allarga sempre di più. Celebre la sua Yuma insieme a Shadia Mansour, la regina dell’hip hop arabo che ha dato ancor più risalto al suo messaggio oltre ad essere un grande pezzo.

Lo stile di Saz unisce la lingua e la cultura del Medio Oriente ad uno stile tipico delle periferie americane, unendo 2 mondi tanto diversi grazie a un ritmo che mette d’accordo tutti. Lo stesso nome è un riferimento alla cultura del Medio Oriente, il saz è infatti uno strumento mai invecchiato da quelle parti del mondo e che da sempre è servito ai poeti per intonare le storie più belle. Proprio come gli antichi poeti arabi, Saz si propone come un cantastorie di pace in luoghi in cui ormai questa parola è un miraggio. Se amate la scena underground araba, Saz diventa un must to listen assoluto.

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