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Le origini del fondatore del club più vincente di Turchia. Figlio di uno dei più grandi patrioti albanesi, Ali Sami Yen è stato uno degli ultimi simboli della “ottomanità” e il suo spirito albeggi ancora nei campioni di Turchia.
Ali Sami Frasheri
Con questo nome nasce il futuro fondatore dei Cimbon. Il cognome porta stampate le origini della famiglia, Frasher, in Albania. Ali è infatti figlio di Sami Frasheri, uno degli ultimi grandi scrittori e patrioti albanesi. Quest’ultimo nel 1899 scrisse “L’Albania – Che cosa è stato, quello che è, e che cosa ne sarà di essa”, un libro che è ormai diventato il manifesto del rinascimento albanese.

Il valore di questa parentela, che qui sembra di poca importanza, tornerà in pompa magna nel 1905. In quell’anno infatti Ali studia al liceo Galatasaray, uno dei più prestigiosi e all’avanguardia dell’Impero Ottomano. Qui farà la conoscenza di un gioco che lo incanterà al punto di dedicarvi la sua stessa vita: il calcio.
Il Galatasaray
Ali rimane infatti affascinato da questo nuovo e rivoluzionario gioco inglese: 1 palla, 2 porte e due squadre da 11, qualcosa di stupefacente nella Istanbul di inizio ‘900. È qui che l’indomabile natura del padre viene fuori, l’orgoglio e la voglia di rivalsa verso gli inglesi, tanto convinti della loro assoluta supremazia. Non a caso il moto del club sarà:
“Giocare con gli inglesi, avere un nome ed un colore, e battere le squadre non composte da turchi” Ali Sami Yen
Basta questa frase per comprendere come mai solo il Galatasaray sia riuscito a sollevare coppe europee in Turchia, basti vedere lo spirito guerriero per scoprirlo nel figlio. Da albanese ad ottomano.
Ali Sami Yen
Ali Sami Yen resse la carica di presidente per 13 anni, tra la fondazione ed il 1918, e successivamente per un breve periodo nel 1925. Parallelamente al suo ruolo nel Galatasaray, si impegnò in molte altre maniere a favore dello sport turco.
Divenne presidente del Comitato Olimpico Nazionale Turco tra il 1926 ed il 1931, allenando anche la nazionale di calcio nella sua prima apparizione internazionale, nel 1923 contro la Romania. Nel 1934, con l’introduzione dei cognomi in Turchia scelse Yen che significa “vinci!”, un nome rimasto impresso nella memoria di tutti i suoi tifosi, capace di essere sempre La Motivazione in più.
Morì nel 1951.

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