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“Il libro nero” parte come una ricerca dell’amata per trasformarsi poi in una ricerca di sé stessi e della scrittura per essere. Un noir ambientato in una Istanbul quasi onirica pronta a svelarvi i suoi e i vostri misteri.
Noir
In una Istanbul labirintica e malinconica, Galip, un giovane avvocato scopre improvvisamente che la moglie è svanita nel nulla. Anche il fratellastro di lei, Celal, un celebre giornalista, è introvabile. Inizia così un giallo filosofico che porterà l’improvvisato detective a scoprire ciò che non avrebbe mai voluto sapere.

Scrivere per essere
L’intero romanzo è una ricerca che Galip compie per tutta Istanbul viaggiando per luoghi del suo passato e di quello di Celal. Fra i 2 esiste infatti un legame molto forte e che permetterà a Galip di immedesimarsi e di compiere così un viaggio negli scritti del giornalista, figura quasi mistica nel romanzo.
Sono molte le chiavi di lettura che Pamuk ci vuole offrire, sia di natura storica che letteraria e non a caso il libro è frutto di 5 anni di lavoro. Temi come la ricerca di sé stessi e di come la scrittura ci aiuti ad essere. Il romanzo infatti ruota molto sul conservare la memoria tramite la scrittura e di come implicitamente lasciamo indizi di noi stessi.

Questi elementi avranno un grosso impatto nella trama, trasportandoci in una Istanbul a metà fra il sogno e la realtà, anche la città sarà infatti protagonista della storia, mostrandoci i suoi vicoli e la sua parte più mistica.
Profondo
“Il libro nero” di Pamuk si colloca fra quei capolavori che hanno sempre qualcosa da dire e che sono, per questo, eterni. Sono infatti mille le chiavi che potremo utilizzare per risolvere il mistero ma nessuna di queste sarà efficace finché non ci sforzeremo anche con la psiche. Il libro non è per tutti e sopratutto non lo è per i meno pazienti, ma la fatica verrà ripagata con la soluzione del mistero: “è possibile essere sé stessi?”.
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Bel blog, bel progetto. Anche a noi piace il tè 🙂
😍
Sai che appartengo al gruppo di lettori che sa che questo libro merita di essere letto e studiato per coglierne i diversi significati ;). La tua riflessione sull’identità e sulle tracce che lasciamo dietro di noi attraverso la scrittura è molto interessante e si ricollega alla perfezione alla nota con cui Pamuk chiude il romanzo.
Questo blog è una bellissima scoperta, continuo a seguirvi con interesse!
😍 Grazie mille davvero, è un onore ricevere dei commenti del genere
Bellissimo romanzo, adoro Pamuk…