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I nostri articoli più rappresentativi dello sport più bello che, nei Mondiali, trova la sua massima espressione. Tante le nazioni raccontati, alcune ai mondiali, altre con storie incredibili si sono inserite di diritto in questa classifica. Scopriamole assieme:
La coppa del mondo 2018 si è appena decisa ma c’è una squadra che non si accontenta del 3°posto. 38 anni fa il Belgio si avvicinava al suo primo successo internazionale cadendo solo in finale contro la Germania. A distanza di 38 anni ritorna vicino al tetto del mondo stabilendo il suo record di sempre. Ma come è cambiato in così poco tempo un paese tanto piccolo?
È il 2006 e nella moschea di Sarcelles c’è un ragazzino magro, sembra addirittura denutrito, piange. Si chiama Riyad Mahrez. Il padre è appena morto e la madre è rimasta da sola a farsi carico della famiglia. È in quella moschea vuota che nasce un campione, prega e nel silenzio fa una promessa “Farò in modo che mio padre possa essere orgoglioso di me da lassù”.
Siamo in Francia, un uomo viene mandato in prigione, qualche anno dopo ritorna da vincitore, consumando la sua vendetta. Sembra il Conte di Montecristo, ma all’anagrafe si legge Paul Labile Pogba.
Sami Khedira, una vita fra 2 realtà, Germania e Tunisia, ordini al merito e un pallone. La storia di chi può dirsi davvero simbolo della nuova Germania aperta e cosmopolita.
Nome: Ali Daei, caratteristiche: miglior realizzatore di sempre nella storia delle nazionali. Dalla comunità azera di Ardabil all’ultimo record da battere per CR7
Mohamed Salah, non solo il giocatore egiziano più forte di sempre, non solo un simbolo per l’Africa, è la parte più bella che l’Egitto possa offrire, è ciò che ti fa sentire orgoglioso di essere egiziano.
Storie di calcio, storie di vita. Tre storie per raccontare quello che è il conflitto più sanguinoso dal 45, storie di persone comuni ma che con la loro umanità ci hanno commosso
Continuiamo a parlarvi del Belgio e di Bruxelles, questa volta raccontandovi una storia nuova, più intima. Un paese che si è riuscito a rialzare nonostante gli ultimi drammatici attacchi terroristici. Un’anno fa scrivevo dei calciatori e il loro legame con la città, un anno dopo sono ai quarti dei mondiale.

Un giocatore estroso, fuori dal comune, dai sobborghi di Parigi alla conversione, dai titoli alla quenelle. Storia di un uomo che, volenti o nolenti, incarna le mille sfaccettature della Francia contemporanea.
La squadra è data come favorita per la vittoria finale ai Mondiali, una nazionale nella quale solo due giocatori possono dirsi di origini puramente francesi. Un movimento calcistico che stride con l’attuale situazione politica in Europa.