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A fine Ramadan è tempo di riflessioni, di analizzare il cammino percorso, le tappe buone e quelle meno, così da rendersi conto se direzione era quella giusta.
Questo Ramadan è stato graduale, dal basso verso l’alto, passo dopo passo senza fermarsi mai. Non è stato il Ramadan più social e nemmeno quello delle “Grandi Azioni”, ma proprio questo è stata la mia spinta. Venivo da un periodo particolare, con la testa troppo spesso persa e con il corpo che iniziava a spurgare 2 anni decisamente particolari. Questo Ramadan mi ha fatto capire cosa vuol dire affidarsi a Dio. Cosa vuol dire vedere sempre il lato buono, confidando nella propria nya, la propria intenzione, unico mantello davanti al Re dei Mondi. C’è di più, mi ha spinto nuovamente nell’abbraccio della mia Ummah, sempre calda e accogliente.
Questo Ramadan ha fatto in modo che mi ricongiungessi con me stesso, lontano dalle distrazioni e pronto a restarci, In’sh’Allah.
3eid Mubarak a tutti!